Tangenti, terremoto alla Presidenza del Consiglio e in Rai, 44 indagati

17 Giu 2015 16:54 - di Paolo Lami

Avrebbe distribuito tangenti a tutti, dai funzionari Rai a quelli della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le rivelazioni alla trasmissione le Iene di David Biancifiori, soprannominato “Scarface“, proprietario e amministratore unico da oltre 20 anni della Di.Bi. Technology, un’azienda con 80 dipendenti, sedi a Roma e a Milano e un capannone di 2 ettari specializzata nel Service e nel noleggio di attrezzature audio-video per eventi e cresciuta in una maniera impressionante nel corso degli anni, hanno provocato un vero e proprio terremoto in Rai, Presidenza del Consiglio, Mediaset e La7 spazzate da un’ondata di perquisizioni senza precedenti firmate dal pm capitolino Paolo Ielo che ha indagato 44 funzionari.
Secondo quanto accertato dal nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, su delega del pm romano, società dell’imprenditore David Biancifiori avrebbero ottenuto l’affidamento di lavori e servizi versando ai committenti denaro oppure offrendo loro altre utilità, come vacanze, biglietti aerei ed assunzioni. I fondi per questa attività sarebbero stati realizzati attraverso sovrafatturazioni dei lavori eseguiti.
Ora i funzionari e i dirigenti Rai, in quanto pubblici ufficiali, sono indagati per concorso in corruzione, mentre quelli delle società Mediaset, La7 e Infront per appropriazione indebita.
La vicenda era venuta alla luce in seguito allo scandalo che ha coinvolto l’ex-ministro Ncd Maurizio Lupi dopo un servizio della trasmissione Le Iene basata sul racconto di una ex-dipendente della Di.B. Technology che aveva raccontato come Davide Biancifiori pagasse tangenti a rotta di collo a tutti attraverso regalie, biglietti aerei, ristrutturazioni di immobili, persino un pianoforte. Proprio dopo la seconda puntata delle Iene sulla Di.Bi. Technology e sulle tangenti pagate, David Biancifiori era stato arrestato dalla Procura di Velletri nell’ambito di un’altra inchiesta relativa alle tangenti pagate per l’apertura di un fast food per la quale era finito in manette il sindaco di Marino, Fabio Silvagni.
L’ex-dipendente di Biancifiori aveva rivelato che la Di.Bi. Tecnhnology – che vanta fra i suoi clienti la Presidenza del Consiglio dei ministri, le Ferrovie dello Stato, l’Enel, la Rai e La7Infront Sports & Media AG, la più grande  società di sports marketing che gestisce i diritti mediatici degli eventi sportivi internazionali più importanti come la FIS World Cup e delle federazioni sportive fra cui tutte e sette le federazioni sportive olimpiche invernali, il Teatro dell’Opera di Roma, l’AceaEndemolMediaset, Sky e molti, molti altri clienti – pagava regolarmente tangenti, in qualche caso persino una sorte di stipendio mensile, ai funzionari e dirigenti tanto dello Stato quanto delle aziende private, che la agevolavano negli appalti.
L’ex-dipendente della Di.Bi. Technology aveva fatto l’esempio di un appalto della Presidenza del Consiglio dei ministri per la fornitura di servizi audio video, appalto da poco meno di 10 milioni di euro che, nonostante le normative vigenti, «era stato gestito in maniera totalmente illegale» e assegnato all’azienda di Biancifiori con un affidamento diretto, vietatissimo, invece che attraverso una regolare gara europea prevista per importi di questa consistenza.
Il trucco per affidare la gara a Biancifiore è stato svelato alle Iene dalla stessa ex-dipendente della Di.Bi. Technology: alla gara sono state invitate 5 ditte, tutte segnalate alla Presidenza del Consiglio da Biancifiore quindi i giochi erano già fatti. «Alcuni dirigenti, alcuni oggi in pensione, altri in servizio tutt’oggi – spiega la persona intervistata dalle Iene – erano a libro paga di questa azienda». La fonte delle Iene esibisce, a riprova, uno dei libri paga nel quale sono annotate mazzette per 1 milione e 162.000 euro pagate dall’azienda di Biancifiore, in un solo mese, ai funzionari della Presidenza del Consiglio.
Per realizzare questi fondi neri, ha spiegato l’ex-dipendente della Di.Bi. Technology alle Iene, veniva realizzata una sovrafatturazione: in pratica le fatture venivano gonfiate fino all’80 per cento maggiorandole dell’importo della tangente che poi veniva data ai funzionari e ai dirigenti corrotti i quali, fra l’altro, alla fine del servizio fornito dalla Di.Bi. Technology avrebbero dovuto controllare la congruità del servizio reso rispetto al capitolato d’appalto cosa che, invece, non facevamo mai.
Uno dei dirigenti coinvolti nel giro di mazzette sarebbe tuttora in servizio e farebbe parte dell’Ufficio del Cerimoniale della Presidenza del Consiglio. La fonte delle Iene precisa che ha preso in un solo mese 12.000 euro di tangenti oltre alla ristrutturazione di un appartamento e a un pianoforte Yamaha P116MOPDAW da 5.421 euro oltre l’Iva fornito dalla Di.Bi.Technology.
Le Iene rivelano nel loro servizio anche il nome del funzionario coinvolto, Massimo Schettini che, effettivamente, era in servizio presso la Presidenza del Consiglio. Schettini, interpellato, ha fornito una versione diversa della questione che riguarda il pianoforte, versione comunque imbarazzate e che non collima con quanto detto dallo stesso Biancifiori, oggi agli arresti domiciliari per altre vicende. La fonte delle Iene elenca poi gli altri personaggi in servizio presso la Presidenza del Consiglio che avrebbero ricevuto tangenti: 2.000 euro la persona che, materialmente, preparò di suo pugno il capitolato della gara in maniera che risultasse una sorta di vestito su misura per la Di.Bi. Technology, addirittura 600.000 euro la persona che autorizzava il pagamento delle fatture e faceva il collaudo finale. E 480.000 euro ognuno ad altre due persone.
Addirittura i funzionari della Presidenza del Consiglio si sarebbero recati personalmente nella sede della Di.Bi. Technology a ritirare le buste.
Sulla sua pagina Linkedin il ragioniere David Biancifiori ex-camionista passato dal volante del Tir a quello della Porsche e divenuto imprenditore di successo – di qui, spiega lui alle Iene, il soprannome Scarface – si presenta così, con toni un po’ esaltati e l’ego gonfiato ad elio: «Lotterò fino alla morte x la mia libertà ! Conquistare è l’unica ragione di vita!! Morirò conquistando questo mi renderà vivo!!! Ama e rispetta te stesso più degli altri fai quello che vuoi nn quello che devi aggredisci la vita prima che lo faccia lei». Ed elencando i servizi forniti dalla sua Di.Bi. Technology per eventi e aziende come X FactorAmici, Sanremo, Grande fratello, The Voice e Coca-cola Festival Summer il ragionier Biancifiori avverte: «siamo un partner solo per chi è degno del nostro servizio». Un servizio ottenuto, a quanto pare, a botte di tangenti da milioni di euro.
Le Iene avevano anche intervistato lo stesso Biancifiori che aveva finito per contraddire il funzionario della Presidenza del Consiglio Massimo Schettini. E, contestualmente, aveva negato di aver pagato tangenti sostenendo che se avesse davvero pagato quelle cifre sarebbe fallito. Poche ore dopo l’imprenditore era stato arrestato dalla Procura di Velletri. Che nei mesi scorsi ha trasmesso parte delle carte dell’inchiesta alla Procura di Roma per competenza territoriale.
Subito dopo il servizio delle Iene l’M5S aveva nuovamente richiesto chiarimenti su una dettagliatissima interrogazione presentata un anno prima e alla quale aveva risposto, dopo mesi, per il governo Renzi, la Boschi che aveva detto che quegli appalti sono coperti dal segreto, trattandosi di appalti della Presidenza del Consiglio. Una cappa di segreto squarciata ora dalle indagini della Procura di Roma. Che ha indagato Brancifiori per concorso in corruzione, concorso in appropriazione indebita, turbativa d’asta e false fatturazioni.

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