Tabaccaio reagisce a una rapina: indagato. Questa è la giustizia italiana

22 Giu 2015 11:02 - di Franco Bianchini

Si è difeso. Ma per la Procura il tabaccaio si è difeso troppo. Lui è Maurizio Pontillo, 48 anni, è stato in passato una guardia giurata, fedina penale perfetta, neppure un’ombra. E ora sta vivendo un incubo perché ha osato opporsi ai ladri nel corso di una rapina, per difendere gli incassi del suo bar-ricevitoria a Roma. La sua colpa? Aver sparato un colpo in aria e un colpo alla ruota dell’auto dei rapinatori. Per la Questura non può più maneggiare armi e gli ha ritirato il porto d’armi perchè «non sussistono assolute garanzie sulla capacità di non abuso delle armi e delle autorizzazioni in materia». La Procura l’ha invece indagato per eccesso colposo di legittima difesa «in relazione alle esplosioni pericolose in un luogo abitato».

La fasi della rapina al tabaccaio

La vicenda è accaduta in via di Casal Palocco. Maurizio Pontillo era nella sua auto, in coda al semaforo che immette sulla Cristoforo Colombo, proprio sotto la casa dell’allenatore della Roma, Rudi Garcia. In quel momento è stato affiancato da un bandito a piedi che, con una mazza ferrata, ha spaccato il finestrino e gli ha portato via il borsello con 37mila euro di incasso.La reazione di Pontillo è stata immediata. Armato di una Smith & Wessno ha esploso prima un colpo in aria e subito dopo un altro all’indirizzo dell’auto dei rapinatori, mirando a colpire la ruota posteriore sinistra.

La reazione di Giorgia Meloni

“Il tabaccaio romano Maurizio Pontillo viene indagato per eccesso di legittima difesa e le autorità hanno deciso di ritirargli il porto d’armi. Ecco come funziona la giustizia italiana: se ti difendi da una rapina, vieni indagato e perseguito dalla legge. È assurdo. Per noi la difesa è sempre legittima. Solidarietà e vicinanza a Maurizio: siamo al suo fianco”. È quanto ha scritto su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

 

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