Italicum un boomerang per Renzi? Nelle proiezioni vince il centrodestra

22 Giu 2015 14:33 - di Carlo Marini

Con la nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum, al ballottaggio il Pd perderebbe contro il centrodestra unito in un’unica lista. Un effetto boomerang non da poco per Matteo Renzi, che ha imposto la riforma elettorale con la non tanto segreta speranza di vincere facile alla prossima tornata. A dare la brutta notizia ai renziani è stato il sondaggista Nando Pagnoncelli, che sul Corriere della Sera di domenica ha sciorinato dati e proiezioni elettorali. Una lista unica di centrodestra al secondo turno si imporrebbe con il 53,5% sui dem. Vi sarebbe invece una vittoria ampia per il partito di Renzi se nel duello il concorrente fosse la sola Lega. Inoltre, rispetto all’attuale composizione della Camera dei deputati il Pd grazie al premio di maggioranza aumenterebbe i propri seggi, come pure il M5S, la Lega e Fratelli d’Italia.

Con l’Italicum se Salvini va da solo è perdente

Di sicuro, il centrodestra può vincere anche con l’Italicum, a condizione però che si presenti con una lista unica. Non a caso, da Forza Italia sono arrivati i primi inviiti alla ragionevolezza a Matteo Salvini dopo che il leader del Carroccio da Pontida ha ribadito l’intenzione di presentarsi senza alleati al voto. «Se hanno un fondamento di verità le intenzioni di voto fotografate da Pagnoncelli – osserva Osvaldo Napoli, esponente di Forza Italia – l’unico caso in cui la sinistra può vincere con largo risultato è quello in cui la Lega si presenta da sola, dividendo così il centrodestra. Voglio credere che questa idea di Salvini sia da attribuire alla circostanza di un comizio sul “sacro prato” di Pontida e quindi alla necessità di arringare i militanti promettendo, come è giusto, la conquista della luna da qui a qualche mese» «Si dà il caso – prosegue l’esponente azzurro – che Salvini si vedrà con Silvio Berlusconi la prossima settimana. Voglio credere che il leader leghista, da qui al momento dell’incontro, avrà avuto modo di smaltire l’eccitazione del comizio e sia tornato a una visione più razionale e ragionevole delle cose. Per la semplice ragione che Salvini sa, come tutti sappiamo, che con il sistema elettorale dell’Italicum presentarsi da soli, senza una coalizione, significa candidarsi al ruolo di “perdente di successo”, come diceva Ennio Flaiano, ma non a quello di vincitore».

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