Centrodestra e centrosinistra divisi da un misero 1,2%: vincere si può

4 Giu 2015 9:05 - di Redazione

Interessante studio sul sito specializzato SeiTreZero (un omaggio a Nate Silver e al suo FiveThirtyEight, che ha indovinato tutti i risultati delle ultime tre elezioni USA): “Il Partito Democratico è ancora, saldamente, il primo partito italiano. Ma il sogno di ripetere l’exploit delle Europee si allontana sempre più. Le elezioni regionali di domenica risentono, come è normale, di una forte componente locale”.

Pd primo partito ma molto lontano dai dati delle Europee

Il 5 a 2 nel computo delle regioni portate a casa permette di colorare di rosso tutta l’Italia, eccezion fatta per Liguria, Veneto e Lombardia. Il Pd di Matteo Renzi si confermerebbe il primo partito con il 33,4% dei voti, ben distante dal risultato delle Europee e dalla soglia del 40% oltre la quale scatta il premio di maggioranza già al primo turno con l’Italicum. L’alleato più prossimo del Pd, Sinistra e Libertà, sale al 4,3%, più 0,3% rispetto alle ultime Europee. Altri partiti di centrosinistra sono accreditati di un complessivo 1%. Il totale di quella che un tempo si chiamava Unione vale oggi il 38,7%.

Centrodestra ridisegnato: Lega 16,2%, Fi 12%, Fdi 5,2%, AP 3,3%

La somma di tutte le forze che hanno sostenuto il Governo Berlusconi dal 2008 al 2011 vale invece oggi il 37,5%: Lega 16,2%, Fi 12%, Fdi 5,2%, AP 3,3%. Con un pesante rimescolamento interno ma con un potenziale elettorale ancora competitivo e che vede il centrodestra a soli 1,2 punti dalla somma di forze del centrosinistra.

Bene anche il M5S, strutturato ormai sul territorio

Queste regionali hanno consolidato anche la posizione del Movimento 5 Stelle: la scomparsa di Grillo dalla prima linea della contesa politica non ha nuociuto, anche se non si sono visti i passi in avanti raccontati dai primi exit-poll e da molti commentatori. Il dato del movimento cresce rispetto alle europee dello 0,6% e si attesta al 21,7%: un ottimo risultato, considerato che le elezioni locali rappresentano da sempre un terreno scivoloso per la compagine grillina.

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