Il centrodestra incalza Renzi: «Ora inviti gli elettori a non votare De Luca»

29 Mag 2015 18:05 - di Redazione

«I pretoriani di Matteo Renzi urlano e strepitano contro Rosy Bindi come se la condanna per abuso d’ufficio a Vincenzo De Luca fosse stata irrogata dall’Antimafia e non da un Tribunale della Repubblica. È uno spettacolino niente male per un partito che si atteggia da sempre a «maestro di morale pubblica». Ha gioco facile Osvaldo Napoli di Forza Italia nell’ironizzare sulla faida interna al Pd. E, come lui, tanti altri esponenti del partito di Silvio Berlusconi prendono di mira le contraddizioni del partito di Renzi. «Si dirà – osserva il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri – che De Luca non è l’unico impresentabile. Ma è candidato alla presidenza della Regione, il che fa una gran differenza rispetto a altri casi di cui bisogna pur prendere doverosamente atto. De Luca impresentabile, invotabile, inguardabile. Renzi ne proclami ufficialmente il ritiro – incalza Gasparri – prima di correre il rischio, da presidente del Consiglio, di trovarsi in un groviglio di forzature e illegalità che lo farebbero precipitare in un abisso insieme al noto De Luca. E già che ci siamo ricordiamo alla Bindi di dare un’occhiata anche alla Liguria, dove Renzi sostiene per la presidenza la Paita, indagata per concorso in omicidio colposo».

«Su De Luca dal Pd uno spettacolo squallido»

In Forza Italia, definiscono «disarmante lo scontro in atto all’interno del Pd sull’iniziativa della Commissione Antimafia ed è stupefacente sentir parlare autorevoli esponenti del partito di Renzi di “processi in piazza”: è evidente che il giustizialismo applicato ai propri compagni di partito, o di corrente nel caso del Pd, non piace quanto quello applicato ai propri avversari politici». A sottolinearlo anche Paolo Romani, presidente del Gruppo Forza Italia al Senato. Mentre il suo omologo alla Camera, Renato Brunetta, definisce quello in atto «uno spettacolo squallido che il nostro Paese non merita. Non è possibile che la democrazia e le nostre istituzioni siano in balia di un partito rissoso e tragicamente spaccato. Matteo Renzi non riesce a governare neanche i suoi, ecco in parte spiegati i disastri prodotti in un anno e mezzo a Palazzo Chigi. Basta, Renzi vada a casa. L’Italia non merita simili miserie». La fibrillazione nel partito del premier lascia il segno anche nel governo: «La polemica sugli impresentabili è tutta interna al Pd. Ho visto dichiarazioni di una ferocia senza precedenti dentro uno stesso partito». Così il ministro degli Interni, Angelino Alfano, parlando con i giornalisti a Napoli. «Renzi come sempre predica bene ma razzola molto male – chiosa Daniela Santanchè – Ha sostenuto pubblicamente che gli impresentabili non sono un problema perché nessun impresentabile sarà eletto». Per la deputata azzurra, «se Renzi conoscesse la coerenza dovrebbe invitare gli elettori a non votare De Luca».

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