Renzi dixit: «Nessun impresentabile sarà eletto». Anche il suo De Luca?

29 Mag 2015 15:25 - di Gioacchino Rossello

“..Perché sono pronto a scommettere che, come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire, nessuno di loro – nessuno! – verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche”. Parola di Matteo. Non l’apostolo, ma il premier. Esatto. Lui, Matteuccio nostro che fiero e baldanzoso scommette che nessuno degli impresentabili verrà eletto. Lo scrive addirittura sulla sua Enews, perchè lui è tecnologico. Tanto tecnologico e tanto pieno di sé che ha tranquillamente anticipato l’uscita dell’elenco della commissione Antimafia. Certo del fatto suo, Matteo Renzi ha così scommesso. Al buio, come un vero campione del tavolo verde. Del resto gli sono sempre riuscite le scommesse. Così non c’ha pensato su. Non ha ritenuto necessario aspettare. Perché lui, come il Marchese del Grillo, è il Renzi e gli altri perciò “non sono un c…o”! E perciò ha toppato. Ha commesso un errore. Si è fatto fregare da quella buontempona della sua corregionaria Rosy. Che è tipa vendicativa assai. E che fino all’ultimo è riuscita a tenere nascosti, anche a lui, i nomi della lista. Anzi, il nome. Il nome dell’impresentabile che più impresentabile non si può. Il nome di De Luca, appunto. Che non è un Carneade all’interno di qualche lista di sostegno. Non è un poveraccio espressione di “piccole liste civiche” come regato da Matteuccio nostro. È il candidato governatore del Pd, il partito democratico di cui Renzi è segretario. Il Pd senza macchia e senza paura che adesso altro che macchia s’è visto rovesciare addosso dalla commissione antimafia. Nessuno di loro verrà eletto, ha spiegato ai suoi supporter il premier. Cosicché ci pare di vederlo Vincenzo De Luca, neo impresentabile Pd con tanto di timbro della Bindi. Ieri si era coccolato la Maria Elena Boschi all’ombra del Vesuvio. Oggi dopo essersi riempito di corni, avrà smoccolato contro i suoi compagni di partito e contro quel ragazzino presuntuoso che sta a palazzo Chigi. E che stavolta gliel’ha tirata.

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