Ignazio Marino cade e si frattura, ma la colpa non è… dei sampietrini

13 Gen 2015 16:52 - di Silvano Moffa

Ci potete  scommettere: Ignazio Marino che va in vacanza a Boston e scivola su una lastra di ghiaccio riportando una leggera frattura al codillo del ginocchio sinistro si offre al sarcasmo ingegnoso e impietoso dei romani. Ecco i tifosi di calcio che lo invitano a farsi risarcire da James Pallotta, presidente della Roma venuto dal Massachusetts con una valigia piena di dollari al grido “So quanto sono pazzi i tifosi romanisti, ma sono preparato: voi non sapete quanto sono pazzo io”. E ci sono quelli che ironizzano sul fatto che questa volta il Sindaco chirurgo non può dare la colpa ai sampietrini, per i quali Marino deve nutrire incomprensibile idiosincrasia, se vuole toglierli dal Centro, dove giacciono da secoli, per piantarli in periferia.

Eppure. Marino era riuscito a restare in piedi…

E c’è chi, irriverente, ricorda la storia della Panda rossa parcheggiata, “a sua insaputa”, a due passi dal Senato, in divieto di sosta. Scivola sul ghiaccio di Boston, il primo cittadino del Cupolone che non è scivolato sulle multe. Incredibile!Era riuscito a rimanere in piedi persino sul tapis roulant che si era fatto montare in ufficio per scaricare la tensione. E chissà quale sorriso malizioso sarà spuntato sul volto dei vigili bollati come scansafatiche, fannulloni, mangia pane a tradimento e chi ne ha più ne metta, dopo l’astensione in massa nella notte di Capodanno, i cui motivi e le cui modalità sono ancora tutte da chiarire.

Il sindaco costretto a casa con un tutore

Immaginate che goduria, poi, per quei poveri cristi in divisa, costretti a seguirlo in bicicletta, nelle sue funamboliche traversate nel cuore della Capitale, con tanto di fotografi appostati agli angoli delle strade per immortalarne le ecologiche gesta. Almeno per un po’, i poverini potranno riposare. Perché, azzoppato com’è, il Sindaco della Città Eterna non potrà muoversi da casa. L’infortunio lo ha immobilizzato, costretto a portare un tutore. Le vestali dello staff del Campidoglio, versione riveduta e corretta delle oche del tempo che fu, ci assicurano che lavorerà tra le mura domestiche, che riceverà nel salotto di casa. Non farà sentire la sua assenza. Perché? Qualcuno si era accorto della sua presenza?

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