Tra i grillini iniziano le epurazioni religiose: Grillo espelle un attivista cattolico per “valori inconciliabili”

13 Set 2014 10:11 - di Redattore 92

Cattolici tra i grillini? No, grazie. L’ultima deriva del Movimento 5 Stelle arriva da Roma, dove uno dei principali esponenti locali, Andrea Aquilino, militante della prima ora, numero due nella lista M5S alle ultime elezioni regionali nel Lazio, è stato espulso di punto in bianco da Beppe Grillo in persona. Con una diffida a non utilizzare il nome e il simbolo del M5S, il leader del M5S ha cacciato Aquilino, romano, 48 anni, ingegnere civile e docente alla Sapienza, per avere contrastato le tesi del blogger su coppie gay, fecondazione assistita, eutanasia e altri temi etici. Lo stesso Aquilino, tra i fondatori del Movimento 5 Stelle a Roma, ha diramato una nota di protesta, caduta nel vuoto: «Mi chiedo dove sono i parlamentari come Morra o Luigi Di Maio – ha attaccato l’epurato grillino  – che pure si sono detti cattolici e che in questi mesi non sono mai intervenuti non per imporre una visione cattolica al Movimento ma per favorire un dibattito chiaro e trasparente su questi temi visto». Aquilino ha ricordato ai suoi ex compagni di partito che «nei prossimi mesi il Parlamento, dal ddl Scalfarotto sull’omofobia al disegno di legge sulle unioni civili, è chiamato a decidere su questi temi sui quali, lo ricordo, si discute in tutti i partiti e ognuno esprime la propria posizione. Un militante che lo fa nel Movimento non solo viene ignorato ma addirittura minacciato ed espulso». La cacciata di Aquilino ha avuto grande risalto anche sul sito di Famiglia cristiana, che ha gli dedicato l’apertura della sua home page. Il settimanale dei Paolini ricorda come il rappresentante degli attivisti cattolici romani sia stato, insieme ad altri attivisti, protagonista di numerose battaglie sui temi etici, dalle nozze gay appunto al ddl sull’omofobia. Una dialettica non consentita all’interno del Movimento. Così da arrivare al paradosso che nel M5S ci si può alleare con Farage e si può trattare con i terroristi islamici dell’Isis, ma con i cattolici proprio no.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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