Mauro Mazza “licenziato” da RaiSport. Gasparri : «Epurazione immotivata»

2 Set 2014 17:25 - di Lando Chiarini

Alla Rai piace “vincere facile”. Che v’è, infatti, di più semplice dell’epurazione di un direttore ritenuto “di destra”? Più facile – avrebbe detto Lucio Battisti – è respirare. Si chiami Minzolini o, saltando all’indietro nel Giurassico, Gustavo Selva, l’allontanamento di un giornalista renitente alla leva dell’Usigrai o di qualsivoglia altra sigla sindacal-deontologica-militante non suscita mai clamori, proteste, raccolte di firm o una performance di Sabina Guzzanti. No, la decapitazione del giornalista di destra risulta sempre attutita, ovattata, come il rintocco di una campana coperta di neve. L’unico suono che si coglie è che quello, ritmico, dell’applauso composto dei “sinceri democratici”. Vuoi mettere i fuochi d’artificio scatenati dal famigerato “editto bulgaro” di Berlusconi e la copiosa solidarietà caduta sul capo dei proscritti Biagi e Santoro, all’epoca indiscusse icone del popolo “de sinistra”? Non c’è partita. E, così, giovedì prossimo, nel silenzio puù o meno generale, toccherà a Mauro Mazza dire addio alla guida di RaiSport. Pare che il Cda di Viale Mazzini si riunirà solo per lui. Se non altro, un segno di riguardo. L’annuncio è stato dato dal dg Gubitosi.

Ma in che cosa Mazza ha sbagliato da meritare una così rapida sostituzione? Uno che di Rai se ne intende essendo stato ministro delle Comunicazioni e “padre” della vigente legge di sistema che porta il suo nome, Maurizio Gasparri, parla senza mezzi termini di “epurazioni immotivate”. L’esponente forzista sciorina dati che consiglierebbero quanto meno cautela ai dirigenti della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. “Rai sport 1 – sottolinea Gasparri, che sulla vicenda ha già presentato una interrogazione in commissione di Vigilanza – ha ottenuto ascolti 5 volte superiori ai mondiali 2010. Con atletica e nuoto durante l’estate questo canale ha superato in alcune fasi gli ascolti di Rai 1 e Canale 5”. L’ex-ministro non manca di ricordare che la nomina di Mazza alla testata sportiva “fu decisa anche dopo l’esito di un contenzioso legale causato da un’altra ingiusta e immotivata rimozione, segno di un pregiudizio personale evidente”. Mazza, dunque, epurato non una ma due volte. Che vi dicevo? Alla Rai piace “vincere facile”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *