La Sapienza nella bufera: nel 2008 rifiutò Benedetto XVI, ora chiama il “professor” Schettino

6 Ago 2014 12:57 - di Redazione

Scuote il Paese il caso del seminario sulla “gestione del panico” tenuto da Francesco Schettino. “Sconcertante”, è l’aggettivo usato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Scelta indegna e inopportuna”, afferma il rettore della Sapienza Luigi Frati. E la deputata di Forza Italia Sandra Savino fa notare giustamente che alla Sapienza nel 2008 Benedetto XVI dovette rinunciare all’incontro con gli studenti in seguito alle polemiche della sinistra mentre ora quegli stessi studenti si ritrovano in cattedra Schettino (con tanto di consegna di un diploma). “In quale altro Paese dell’occidente democratico – sottolinea Sandra Savino – un’università pubblica, da una parte nega di fatto a un Papa, all’epoca Benedetto XVI, la possibilità di un incontro con gli studenti, mentre a distanza di qualche anno mette in cattedra il comandante Schettino, sul quale, al di là del risvolto processuale in corso, pende una condotta che difficilmente può essere riconosciuta come modello per gli studenti?”. “Mi chiedo quindi a quali logiche didattiche e di opportunità civica – prosegue la parlamentare in una nota – possa rispondere la partecipazione del comandante della Concordia a un seminario organizzato dalla Facoltà di Medicina dell’Università Sapienza di Roma il 5 luglio scorso e di cui oggi la stampa ha dato notizia. Tutto ciò mi pare grottesco e inaccettabile. Per questo chiederò conto al Ministro dell’Istruzione per quali ragioni Papa Benedetto XVI ha meno credenziali del comandante Schettino – conclude – per poter parlare agli studenti della Sapienza”.

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