Lascia l’incarico anche il sindaco Pd di Agrigento, condannato a due mesi

13 Giu 2014 13:35 - di Redazione

Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, del Pd, si è dimesso. Lo ha annunciato lui stesso, dopo la condanna a due mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio, durante una conferenza stampa. «Il grande amore che ho per questa città – ha detto – mi porta a fare la scelta di continuare ad amare Agrigento e per questo ho deciso di dimettermi da sindaco. Sono stato condannato solo per un capo di imputazione, contro i quattro contestati, riguardante l’affidamento di una campagna pubblicitaria a danno della fondazione Teatro Pirandello, e mi ha sorpreso molto. Sono stato avvicinato, davanti alla porta del municipio, da un agente pubblicitario, nient’altro. Neanche un euro è uscito dalle casse del Comune per questo servizio. Farò appello perché questa condotta contestatami venga riconosciuta come non costitutiva di fatto doloso. Io non ho cercato nessuno. La fondazione Teatro Pirandello non è stato un contributificio».
Zambuto, da poco eletto presidente dell’Assemblea del Pd in Sicilia, è stato condannato dal Gip di Agrigento a 2 mesi e 20 giorni per abuso d’ufficio, pena ridotta di un terzo perché col rito abbreviato. Il reato, secondo la legge Severino, prevede la sospensione per 18 mesi dalla carica di sindaco, anche se la condanna è in primo grado. Zambuto è al secondo mandato ed è stato eletto nel 2012. Secondo l’accusa, nel 2012 avrebbe acquistato per seimila euro due pagine pubblicitarie su un quotidiano per pubblicizzare l’attività della fondazione Pirandello, di cui è presidente, facendo campagna elettorale a spese dell’ente.
«Sto acquisendo la sentenza di condanna, devo leggere le carte visto che fino ad ora non ho nulla di formale se non le notizie stampa circolate in queste ore. Se quello che si dice corrisponde a realtà, normativamente c’è l’articolo 11 della legge Severino e dunque dovrebbe scattare la sospensione per il sindaco di Agrigento
Marco Zambuto», ha commentato il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, in visita a Racalmuto (Agrigento) per l’intitolazione di una piazzetta all’appuntato Alfonso Principato, medaglia d’oro al valore militare.

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