Delirio grillino su Fb: «A Motta Visconti una strage esoterica, c’entrano il Mose e Luchino Visconti…»

17 Giu 2014 12:19 - di Redazione

Oltre ogni immaginazione. L’utilizzo dei social network da parte dei grillini riserva sempre incredibili sorprese. Stavolta c’è da segnalare ciò che è stato pubblicato sulla sua bacheca di Facebook dal senatore dei Cinquestelle Bartolomeo Pepe – eletto con il M5S poi epurato – a proposito della strage di Motta Visconti, nella quale un uomo ha ucciso la moglie e i due figli per poi recarsi tranquillamente a vedere la partita dell’Italia.

Il senatore Pepe condivide in bacheca un link nel quale un tal Paolo Franceschetti dà una interpretazione della sanguinosa vicenda molto personale, tra anagrammi, esoterismo e registi famosi. «Ci risiamo. Ennesimo omicidio, una strage in cui perdono la vita due bambini piccoli e una mamma. Se per valutare un omicidio occorre guardare gli indizi, cominciando dal nome della mamma (Cristina Omes, anagramma della vicenda Mose che si svolg a Venezia) per finire al nome del paese (Motta Visconti, come quel Visconti che fece Morte a Venezia) alla data, ecc. qui siamo sicuri che non si valuterà alcun indizio ma, prima o poi, incastreranno il padre oppure un pazzo isolato che magari confesserà; nonostante l’arma del delitto sia scomparsa, nonostante mancherà il movente, nonostante tutto. Come nel caso di Rosa Della Corte, di Gabriele Aral, e tanti altri casi, non si incastrerà il colpevole ma solo colui che appare l’indiziato più probabile, evitando accuratamente altre piste che invece, a chi mastica un po’ di esoterismo, appaiono evidenti a vista d’occhio. Ora, dopo anni, capisco per quale motivo quando ho iniziato a capire questa storia degli omicidi rituali di matrice esoterica, molti esoteristi mi dicevano «lascia perdere, è inutile ti vai a cacciare in un guaio, quando la gente non è pronta a capire e al massimo ottieni di farti prendere per pazzo».

Di sicuro il senatore Pepe non ha preso per pazzo il signor Franceschetti, che è un libero cittadino e può dire quello che vuole sulla sua bacheca. Ma su quella di un senatore della Repubblica, ex grillino, anzi grillino epurato, ammettiamolo, è un po’ inquietante…

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