Lista Tsipras, fermato a Bruxelles l’ex no global Casarini: nuova pubblicità dopo quella sul “lato b”

15 Mag 2014 14:30 - di Redazione

Prima il lato b dell’avvenente portavoce postato su Facebook, ora le manette a Luca Casarini che fanno il giro del web. Non si può dire che alla lista Tsipras manchino i riflettori della stampa e la grancassa mediatica a dieci giorni dal voto per il rinnovo dell’Europarlamento. L’ex leader antagonista, regista incontrastato dei blitz no global, oggi candidato del partito della sinistra anti-renziana, è stato fermato e ammanettato (con i lacci di plastica che usa la polizia belga, specifica una nota) a Bruxelles durante la manifestazione di protesta promossa da Blockupy davanti a Palais d’Egoment, dove è in corso il summit europeo delle associazioni imprenditoriali. Circa 250 persone, la metà dei manifestanti, sono stati fermati dalla polizia belga e caricati su autobus delle forze dell’ordine dopo i tafferugli scoppiati tra gli attivisti e alcuni poliziotti in borghese. «L’obiettivo della manifestazione era quello di denunciare il ruolo delle imprese private nella definizione del nuovo accordo commerciale fra Stati Uniti ed Europa, lTtip, che cancellerà di fatto ciò che resta del welfare nel vecchio continente», si legge nel comunicato della Lista Tsipras che chiede l’immediato rilascio degli attivisti fermati a Bruxelles «perché manifestavano contro le strutture del business europeo», ed esprime «la massima solidarietà al suo candidato Luca Casarini» ormai in odore di santità. Ancora non è chiaro se il fermo verrà trasformato in arresto ma di sicuro l’incidente darà nuova linfa al movimento antieuropeista a caccia di voti in libera uscita dalla sinistra doc. La finanza – continua la nota – riunita al Palais d’Egmont continua a influenzare i leader europei per indirizzare ancora una volta le sorti della Ue in favore della speculazione. La Ue sta discutendo alle spalle delle opinioni pubbliche un nuovo trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti con gli Stati Uniti, non a caso questa trattativa è ufficialmente secretata e si arresta chi combatte per la trasparenza. Il fermo dell’ex leader dei Disobbedienti, ex consulente del ministro Livia Turco con il governo Prodi, rimbalza in Italia dove è pronta la sponda per rilanciare la crociata elettorale. «Chiediamo la liberazione immediata di Luca Casarini fermato a Bruxelles nel corso di una manifestazione contro l’accordo commerciale tra Usa ed Europa che minaccia di seppellire le ultime vestigia dello Stato sociale in Europa», ha dichiarato la presidente del Gruppo Misto-Sel al Senato Loredana De Petris.

 

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