Lo sfogo amaro di Beppe Fiorello: mio fratello sta male, perché tanto cinismo sulla rete?

5 Mar 2014 15:52 - di Redazione

Con cattivo gusto e persino una dose di inusitata ferocia, ancora più clamorosa perché indirizzata a un personaggio molto amato dal pubblico, il web si è accanito contro Fiorello ancora in ospedale per il brutto incidente con lo scooter che gli è costato un trauma cranico per la caduta dopo aver investito un pedone.  Proprio nel giorno in cui dai medici del Policlinico Gemelli della capitale arrivano notizie meno gravi ma sempre preoccupanti sullo stato di salute dello showman (nell’ultimo bollettino medico si parla di «un modesto quadro di edema cerebrale con cefalea» con la prescrizione di 15 giorni di assoluto riposo) è il fratello Beppe a fare notizia con uno sfogo che gronda amarezza  per il cinismo di molti commenti sui social nei confronti di Rosario.  «A Rosario ho filtrato tutto il cinismo nei suoi confronti, che serpeggia soprattutto sul web, e invece gli dico di tutto l’affetto che gli sta arrivando. È serpeggiato molto cinismo come se fosse una sua abitudine uscire di casa e mettere sotto delle persone», ha detto il celebre attore costantemente vicino al fratello in queste ore difficili anche per le condizioni del pedone investito. «Rosario sta male, sta molto male. Non si rende conto neanche del suo stato d’animo, perché lo stato confusionale e il dolore sono molto importanti e non gli permettono neppure di valutare certe emozioni. Una riesce a valutarla: chiede continuamente e costantemente del signor Mario (la persona investita, ndr), vuole sapere come sta e spera che stia bene, forse meglio di come sta lui stesso». Agli “sciacalli” delle rete e al popolo di fan, Beppe Fiorello fa sapere che tutta la famiglia è «ovviamente in costante apprensione per il signor Mario, siamo in costante rapporto telefonico con i suoi familiari per sapere come sta. Siamo due famiglie coinvolte in un incidente molto grave e siamo in attesa di un miglioramento per entrambi che speriamo arrivi presto».

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