Niente politica, siamo inglesi. Anche i sudditi di Sua Maestà disgustati dal sistema

27 Dic 2013 18:48 - di Antonio Pannullo

Se capita persino nella culla della democrazia vuol dire che abbiamo oltrepassato il limite di sopportazione. Persino i sobri britannici, da sempre credenti nel ruolo della politica e rispettosi dei loro rappresentanti, dichiarano di averne ormai abbastanza di “questa” politica. E non per noia, ma per rabbia. Questa la motivazione di una crescente disaffezione nei confronti della politica registrata per quasi la metà dei britannici, secondo un recente sondaggio pubblicato dal quotidiano The Guardian. Il rilevamento del giornale di riferimento dei laburisti è volto a rintracciare le cause di un rapido calo nell’affluenza al voto, con il 64% degli interpellati che dichiara di essere scoraggiato dall’idea di recarsi alle urne per il fatto che i politici non mantengono le promesse fatte. Per il 46% poi i parlamentari pensano solo ai propri interessi, mentre il 34% ritiene che non dicano quello che pensano. Nel quadro tracciato dallo studio, i giovani sotto 30 anni emergono come i meno interessati alla politica, ma è il sentimento della rabbia quello che prevale in maniera più indiscriminata per il 45% degli interpellati – anche se risulta più marcato tra gli over 45 – mentre il 25% del totale ammette un sentimento di noia. Solo il 16%, infine, manifesta rispetto verso la politica. L’unico istituto che non si mette mai in discussione è quello della monarchia, e forse il riflusso dalla politica può giustificare l’entusiasmo e  l’interesse per la famiglia reale, royal baby in testa. A quanto pare, non è solo un fenomeno italiano, questo dell’antipolitica, ma è un fenomeno continentale: flessioni nell’affluenza al voto si sono verificate un po’ in tutta Europa, dal 2008 in poi, ma quella del Regno Unito è sempre stata sempre la popolazione che ha maggiormente nutrito stima per la sua classe politica, non fosse altro perché era – o è – effettivamente lo specchio della società britannica. Difficile insomma, in passato, che un suddito di Sua Maestà mettesse in discussione o denigrasse l’operato di un deputato, e se oggi arriviamo a questa conclusione, vuol dire che nell’intero sistema politico mondiale c’è qualche cosa di serio da rivedere. A meno che il sondaggio del Guardian non sia un po’ capzioso: non va dimenticato infatti che il governo di Londra è di centrodestra, mentre il quotidiano tende a tirare la volata agli oppositori di Cameron & c….

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