Liberi dal Porcellum, assediati dai maiali: sit-in suino alla Camera, ma la legge elettorale non c’entra…

5 Dic 2013 12:51 - di Redazione

Il giorno dopo l’uccisione del Porcellum, la Coldiretti chiede di salvare il maiale. Ma con la legge elettorale, però, la protesta di migliaia di allevatori non c’azzecca niente, come direbbe Di Pietro. L’obiettivo della manifestazione davanti a Montecitorio dei coltivatori italiani è la difesa del made in Italy contro i cibi contraffatti, il mercato prodotti taroccati, tipo il vino “senza uva”, che sta mettendo in ginocchio tutto il settore agro-alimentare. Hanno allestito una stalle provvisoria con decine di maiali in segno di protesta «contro la concorrenza sleale». Dietro alle transenne davanti alla Camera si leggono striscioni del tipo  “Salviamo il vero prosciutto italiano”. In Italia due prosciutti su tre provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna senza che questo venga evidenziato in etichetta,  denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Sul palco allestito vicino a un piccola stalla ci sono ancora bidoni di concentrato di pomodoro cinese, sacchi di polvere di latte del Nord Europa, cagliate industriali straniere per produrre mozzarella “senza latte” in Italia. Un’iniziativa forte e molto “pittoresca” che rientra nell’ambito della mobilitazione – La battaglia di Natale: scegli l’Italia  – cominciata ieri con il presidio alla frontiera del Brennero in vista delle festività di Natale dalle quali dipende la sopravvivenza di migliaia di stalle e aziende agricole e dei posti di lavoro. Secondo i dati della Coldiretti, infatti, solo nell’ultimo anno sono scomparsi dal territorio nazionale 615mila maiali “sfrattati” dalle importazioni dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità. Ai rappresentanti delle istituzioni, spiegano in Coldiretti, viene chiesto l’impegno a sostenere gli allevamenti italiani e di difenderli dalle imitazioni promuovendo l’obbligo di un corretto sistema di etichettatura.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *