Festa del 2 ottobre: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro… dei nonni

2 Ott 2013 14:18 - di Redazione

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma anche sui nonni. Il dato emerge in occasione in occasione delle ricorrenze della Giornata Internazionale degli Anziani e della Festa dei Nonni. Secondo la statistica fornita da FederAnziani, gli anziani, in qualità di nonni e genitori, continuano a sostenere le proprie famiglie sia economicamente che mettendo a disposizione il proprio tempo in attività di cura e di baby sitting: 1 su 3 si occupa dei nipoti quando i genitori lavorano e circa il 10% dei nonni vive con i nipoti (la percentuale sale al 18,6% se si tratta di nonne). Pochissimi posti disponibili e lunghe liste d’attesa per gli asili nido, costringono i genitori a lasciare i propri piccoli ai nonni che diventano così il riferimento per la prima infanzia. Come anche il 63% degli accessi pediatrici avviene in compagnia dei nonni e non dei genitori.

La ricorrenza civile è stata introdotta in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società, non a caso il 2 ottobre è il giorno in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli custodi. Come ogni anno, per il 2 ottobre le iniziative pubbliche organizzate per i nonni italiani sono tante. Quasi ogni città italiana, per l’occasione, organizza eventi e manifestazioni attraverso l’impegno concreto degli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) che propongono iniziative per valorizzare il ruolo dei nonni. Ma per loro è stato anche istituito un premio speciale, consegnato ogni anno al nonno e alla nonna d’Italia dal presidente della Repubblica. Con l’occasione, Giorgio Napolitano ha inviato il suo più caloroso augurio. «Nell’attuale situazione di crisi che incide profondamente sulla serenità delle famiglie, i nonni possono offrire un forte sostegno e, cosa non meno importante, motivi di fiducia nel superamento delle difficoltà e nelle possibilità di nuove e migliori prospettive di vita, contribuendo così a mantenere salda la coesione sociale. Agli anziani deve pertanto riservarsi una particolare attenzione, soprattutto laddove si manifestino problemi e disagi che, se non adeguatamente affrontati, possono compromettere seriamente l’autonomia e la dignità della persona». Un augurio che conferma come l’Italia sia sempre più una Repubblica fondata sui nonni.

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