Atreju: Marino nella tana del lupo “scopre” la destra. Sul palco (ore 18) il “ticket” Meloni-Tosi

14 Set 2013 14:11 - di Romana Fabiani

Dibattiti serrati, “processi alle istituzioni” (famiglia, finanza, Europa, giustizia), concerti, caffè letterari, mostre, provocazioni e feeling inaspettati: continua registrando il pienone la quindicesima edizione di Atreju, quest’anno dedicata alla “Terza guerra: grande finanza contro popoli”, che si chiuderà domani con l’incontro più atteso dalla stampa dal titolo la Cosa vera, confronto a più voci per disegnare un centrodestra a testa alta. Dopo il pirotecnico duello Travaglio-Facci e il concerto degli Aurora, la quarta giornata della kermesse affacciata sul Colosseo si apre con il dibattito “Talenti d’Italia. Nascita, formazione e impegno dei nuovi italiani al tempo della crisi”. Uu tema cruciale per gli under trenta che non vogliono rassegnarsi a un domani senza futuro e che, come la mascotte della festa protagonista della Storia infinita, sono pronti alla guerra contro il nulla che avanza. Sul palco si sfidano il sindaco di Roma, Ignazio Marino, Fabio Rampelli, vicecapogruppo a Montecitorio di Fratelli d’Italia, Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni, Franco Salvatori, prorettore Università di Tor Vergata, e l’editorialista Giampaolo Rossi. « Fino all’inizio degli anni 70 il sistema di formazione italiano primeggiava nel mondo – ha detto Rampelli – con il sessantottismo siamo stati vittime di un progressivo appiattimento culturale, si è tentato di fare indottrinamento invece di diffondere la cultura. Abbiamo dovuto sopportare l’imposizione dei libri di testo all’interno delle scuole e delle università. È ora di far crescere i giovani in piena libertà, senza condizionamenti ideologici».  Parcheggiata la ormai famosa biclicletta, il sindaco a passeggio per il villaggio si è rivolto a Giorgia Meloni,  madrina della kermesse, dicendo tra gli applausi: «Il Paese ha bisogno di una destra come la vostra. Se ci sono una destra e una sinistra che vogliono cambiare le cose, e non occupare poltrone, allora l’Italia ce la può fare». Poi stringendo la mano ai volontari che hanno passato il mese di agosto a montare il palco ha aggiunto «ragazzi avete un leader che è una forza della natura…». Anche lui, però, finisce vittima della goliardia dei ragazzi di Atreju che gli presentano sul palco una “finta” medaglia di bronzo di canottaggio delle Olimpiadi di Roma ’60, Daniele Oscherz, incoronato sul podio in occasione della gara disputata sull’Aniene, a Tivoli. Marino gli stringe la mano, si concede ai fotografi e si complimenta con il campione olimpico, ma è uno dei celebri scherzi degli organizzatori ( I ragazzi “kazirano” il primo cittadino, postano su twitter in un tam tam di commenti).

Per la sezione il caffè letterario alle 16,30 si terrà la presentazione del libro di Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti I nostri Marò 2012-2013. Odissea in India. Oltre agli autori partecipano l’inviato di guerra Tony Capuozzo, l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, il generale Fernando Termentini e i deputati  Elio Vito ed Edmondo Cirielli. Ma i riflettori pomeridiani sono puntati sul “Processo alla finanza” (ore 17), con Oscar Giannino nei panni dell’accusa, Giulio Magagni, presidente di Iccrea, nei vesti della difesa e i “testimoni” Paolo Del Debbio, conduttore di Quinta Colonna, e Marcello De Angelis, direttore del Secolo d’Italia. Giudice il deputato Massimo Corsaro. Il clou della giornata è l’incontro a tre tra Giorgia Meloni, Flavio Tosi e Raffaele Fitto dal titolo “L’Italia che vorrei. Verso le primarie del centrodestra”. L’apertura del sindaco di Verona a un nuovo protagonismo in tandem con Fratelli d’Italia aveva occupato il dibattito politico e giornalistico di ferragostoi. «Bisogna guardare avanti, sono pronto a candidarmi per la premiership del centrodestra», aveva detto Tosi raccogliendo il favore della Meloni («ci vediamo a settembre ad Atreju per aprire una nuova stagione del centrodestra»). Il possibile ticket Meloni-Tosi  ha suscitato subito una «giustificata agitazione dei cugini del Pdl», aveva commentato a caldo Fabio Rampelli. Oggi la “strana coppia” in diretta scoprirà le carte di un centrodestra «che vuole voltare pagina e guardare a nuove classi dirigenti».

 

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