I leader del Pd e della Cgil? Prendano lezione dalla Parietti, da Morandi e dalla Ferilli

13 Lug 2013 19:28 - di Francesco Signoretta

Prima la Bindi, poi Renzi, poi ancora Epifani, passando per D’Alema, la Finocchiaro e la Camusso. Tornano i vecchi arnesi della sinistra, con il loro linguaggio stantìo e il loro unico argomento: il conflitto di interessi. Non sono bastate le batoste elettorali, hanno bisogno del nemico, del mostro da sbattere in prima pagina, del demonio da esorcizzare. E chissenefrega dell’Imu, dell’Iva, dei portafogli vuoti e della gente comune: il “partito” viene prima di tutto, come ai tempi di Togliatti. Tutto questo è segno di immaturità e incapacità politica, che fa diventare giganti i personaggi dello spettacolo, in un’inversione di ruoli che la dice tutta sulla sinistra. Una questione (non solo) comportamentale, lo show ha battuto la politica: ad esempio, meglio della velenosa Bindi si è dimostrata la “compagna” Alba Parietti. Raccontò che – per motivi ideologici – rifiutò un contratto a Mediaset per poi pentirsi: «Berlusconi ogni volta che ti vede si alza e ti viene subito a salutare. Questo a sinistra non succede. Se sono in un ristorante e c’è Prodi, neanche si alza per venirmi a salutare». Invece, una lezione ai sorrisetti della Boldrini nel giorno della condanna a Berlusconi l’ha data Sabrina Ferilli: «Non godo per le disgrazie altrui, a livello umano Berlusconi ha la mia solidarietà». Un altro artista di sinistra che ha rifilato un ceffone all’intolleranza del Pd e di Sel è stato Gianni Morandi, nel corso della presentazione dei palinsesti del 2013: abbracci e baci con Pier Silvio (il figlio del “nemico”) e battute scherzose con il mattatore Piero Chiambretti: «Non è che dovevi dire che ero comunista?». Lo stesso Chiambretti, anni fa, aveva già rotto un tabù: «Non ho mai ricevuto censure, qui sono un uomo-bandiera. Quando ero in Rai mi sentivo parte integrante del canone, a La7 di un telefono. Ora mi sento parte di Mediaset». Una punzecchiatura arrivò persino da Claudio Amendola, l’attore che più rosso non si può: «Il tema di quelli di sinistra che non dovrebbero lavorare per le aziende del Cavaliere è aria fritta. Non ho mai incontrato il Cav ma mi hanno riferito quel che pensa di me. So che una volta disse: “Ecco, quantomeno quell’Amendola è una persona seria”…». Ma gli esponenti del Pd sono testardi, per loro tutti quelli che parlano in questo modo sono traditori. E persino Santoro è stato trattato da traditore per la trasmissione in cui ospitò Berlusconi battendo tutti i record di ascolto, una trasmissione entrata nella storia della televisione. Niente da fare, spiegarlo alla Bindi e a Epifani è un’impresa eroica. Per loro lo spettacolo deve continuare. The Show Must Go On.

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