I nostalgici degli anni di piombo in azione: assalito un centro culturale del Pdl a Roma

6 Mag 2013 19:09 - di Antonio Pannullo

Come negli anni Settanta: «Questa notte intorno alle ore 2.30 ignoti armati di martelli, vernici spray e palloncini ripieni di vernice hanno assaltato il Cis (Centro Iniziative Sociali) di via Val Trompia mentre all’interno alcuni militanti, assieme al Presidente Roberto Borgheresi che è anche Presidente del Consiglio del III Municipio (ex IV), stavano preparando del materiale elettorale. Gli assalitori hanno preso a martellate le vetrine e le insegne del Cis imbrattandole con vernice e scritte». Del gravissimo fatto di intolleranza politica hanno dato notizia Domenico Gramazio, segretario generale del Cis e Gianni Sammarco, deputato e coordinatore romano Pdl. «Sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia di Stato che – aggiungono – visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza, hanno riconosciuto un individuo che si era avvicinato con fare sospetto al Cis. Quest’ultimo è stato fermato e condotto presso la stazione dei Carabinieri di appartenenza, dove si trova per accertamenti, mentre si cercano i complici». «Le sinistre stanno tentando di riportare a Roma un clima di odio e di intolleranza che credevamo ormai superato», ha detto Gramazio, aggiungendo che «proprio in queste ore ambienti dell’ultrasinistra tentano di creare tensione durante la campagna elettorale. L’assalto alla nostra sede Cis del III Municipio, ottimamente diretta da Roberto Borgheresi che organizza corsi che vanno dal primo soccorso alla fotografia, oltre al lavoro di Caf, dimostra chiaramente il fastidio che danno simili iniziative e soprattutto dà fastidio il fatto che il Cis, presente a Roma e Provincia da qualche decennio, è perfettamente inserito nel tessuto sociale dei quartieri in cui opera». Sammarco da parte sua ha sottolineato che «l’episodio della scorsa notte è l’ennesimo campanello d’allarme di un clima che tende spesso ad imbarbarirsi. La mancanza di rispetto e legittimazione per l’avversario, incoraggiata anche dalle parole irresponsabili di troppi esponenti politici, è il terreno fertile in cui possono attecchire semi di violenza, rabbia e frustrazione. Al senatore Gramazio, segretario generale del Cis e a tutti gli appartenenti e militanti di questa sede, che offre importanti servizi ai cittadini, rivolgo la mia piena solidarietà». Il Cis, Centro di iniziative sociali – Realtà nuova – Per il Popolo delle Libertà lavora da anni con le sue sedi soprattutto nei quartieri più periferici e popolari: oltre alla sede storica di via Etruria, il Cis è presente con i suoi volontari anche a Torpignattara, Magliana, Torre Angela, oltre che a Monte Sacro. È inoltre presente in ben 16 comuni della provincia di Roma. «Nella sede colpita – racconta ancora Domenico Gramazio – che è un bellissimo ufficio fronte strada, si tengono ben sei corsi con circa 30 partecipanti a corso, che vanno dalla fotografia al primo soccorso, dalla cinematografia al disegno, al teatro. Si vuole colpire questo centro culturale e sociale – conclude Gramazio – proprio perché lavora bene e dà quindi fastidio ai soliti noti che non riescono a intercettare il consenso della popolazione così come abbiamo sempre fatto noi del centrodestra». La storia si ripete:anche negli anni Settanta gli ultracomunisti colpivano duramente proprio le sezioni della destra maggiormente radicate tra la popolazione dei quartieri periferici e quelle che facevano maggiore attività sociale: Primavalle, Garbatella, Prenestino, Tufello, Centocelle, Monte Mario e molte altre.

 

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