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Suicida attentatore Brown University

Chi era l'attentatore

Strage a Rhode Island e professore del Mit assassinato: era lo stesso killer, trovato morto a Providence

Identificato Claudio Neves Valente, 48 anni, cittadino portoghese con legami accademici tra Rhode Island e Brown University: è ritenuto responsabile della sparatoria di sabato e dell’omicidio di un professore del Mit lunedì

Esteri - di Alice Carrazza - 19 Dicembre 2025 alle 11:09

Le autorità federali e locali del Rhode Island hanno chiuso il cerchio su una delle sequenze criminali più inquietanti degli ultimi anni nel mondo accademico statunitense. Claudio Neves Valente, 48 anni, cittadino portoghese, è stato identificato come l’autore sia dell’attacco armato nel campus della Brown University sia dell’omicidio di un professore del Massachusetts Institute of Technology. Il suo corpo è stato rinvenuto senza vita a Providence: secondo l’Fbi e la polizia locale si è trattato di un suicidio.

L’attacco alla Brown University

Valente, nonostante l’età, risultava formalmente iscritto all’Università del Rhode Island. Aveva inoltre legami accademici consolidati con la Brown University, dove aveva già studiato in passato. È in questo contesto che, sabato pomeriggio, si consuma il primo atto della vicenda. L’uomo entra nel campus, si muove a piedi fino all’edificio che ospita il dipartimento di Fisica e apre il fuoco all’interno di un’aula. Due studenti perdono la vita, altri nove rimangono feriti. Poi l’aggressore si allontana senza lasciare tracce immediate.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza restituiscono la sagoma di una persona vestita di nero, con il volto coperto da una mascherina. Per ore non emergono né un’identità né un movente. Quello che inizialmente appare come un episodio isolato comincia però a delinearsi come l’inizio di una traiettoria criminale più ampia.

L’omicidio del professore

A circa 80 chilometri di distanza, a Brookline, nei pressi di Boston, un secondo fatto di sangue scuote il mondo universitario. Lunedì sera, intorno alle 20.30, una studentessa che vive in un appartamento vicino sente tre forti esplosioni e pensa subito a colpi d’arma da fuoco. All’arrivo della polizia, nell’abitazione viene trovato Nuno Loureiro, 47 anni, fisico nucleare e direttore di un centro di ricerca del Mit, riverso a terra in una pozza di sangue. Trasportato d’urgenza in ospedale, morirà due giorni dopo.

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