La minaccia delle armi
Nuovo ruggito di Putin: “Gli europei porcellini accodati a Biden”. Ma conferma il dialogo con Trump
Alla vigilia del Consiglio d’Europa focalizzato sull’Ucraina, al quale parteciperà anche Volodomyr Zelensky, da Mosca arriva un nuovo ruggito di Vladimir Putin, rabbioso per l’accelerazione dei leader europei riuniti a Berlino. Lo zar ha paragonato gli europei a dei “porcellini” che si sono uniti alla politica della precedente amministrazione americana di Joe Biden nella convinzione che la Russia sarebbe crollata e nella speranza di trarne vantaggio.
Putin: europei porcellini accodati a Biden
Parlando al ministero della Difesa, come cita la Tass, ha accusato l’Occidente di avere cominciato le operazioni militari in Ucraina con l’obiettivo di provocare un crollo della Russia. “Tutti credevano che in un breve periodo di tempo avrebbero distrutto e fatto crollare la Russia”. Poi la minaccia, che è anche un gioco delle parti per alzare la posta. “Se l’Ucraina e i suoi alleati occidentali rifiuteranno di impegnarsi in discussioni concrete nell’ambito delle trattative di pace, Mosca conquisterà con mezzi militari” i territori ucraini che considera propri. Sul Donbass non intende arretrare di un millimetro. Ma non attaccherà mai l’Europa, ha detto il presidente russo che definisce positivi i progressi recenti nel dialogo con la Casa Bianca.
“Se il nemico non si ferma libereremo i territori con le armi”
“Se il nemico e i suoi sponsor occidentali rifiutano di impegnarsi in colloqui concreti, la Russia otterrà con mezzi militari la liberazione delle sue terre storiche”, ha detto Putin, citato dalla Tass. Il presidente russo ha definito “menzogne e assurdità” le affermazioni sull’eventualità di un attacco russo all’Europa. “L’ho già detto più volte: si tratta di bugie, assurdità, pure assurdità su una fantomatica minaccia russa ai paesi europei”. L’obiettivo di Putin è l’Europa non gli Usa. La Russia accoglie con favore i progressi compiuti nel nostro dialogo con la nuova amministrazione americana”. Il leader del Cremlino ha quindi sottolineato che la Russia sostiene la cooperazione con i Paesi europei e la formazione di un sistema di sicurezza unificato in tutta la regione eurasiatica, ma la maggior parte dei paesi europei, a differenza degli Stati Uniti, non è impegnata nel dialogo.