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Nuova “lista stupri” al Giulio Cesare, stavolta con i nomi di due professoresse. L’odioso elenco getta la scuola nello sconcerto

Altro orrore a scuola

Nuova “lista stupri” al Giulio Cesare, stavolta con i nomi di due professoresse. L’odioso elenco getta la scuola nello sconcerto

Cronaca - di Gabriele Alberti - 19 Dicembre 2025 alle 16:32

Nuova vergognosa scoperta a meno di un mese da un’altra lista sessista e violenta al Liceo Giulio Cesare di Roma. Un’altra “lista stupri” è comparsa al liceo romano di Corso Trieste, ancora occupato da un gruppo di studenti: questa volta con i nomi di due docenti. Lo sconcerto per il nuovo orrore è stato reso noto dai rappresentanti della scuola che hanno spiegato sui canali social che “un’ulteriore scritta deplorevole è  apparsa nell’anticamera del primo piano. E citava ‘lista stupri…’ a cui seguivano i nomi di due professoresse”.

Giulio Cesare, sconcerto per la nuova “lista stupri”

L’episodio arriva a breve distanza da quanto avvenuto a fine novembre: quando un elenco analogo con i nomi di otto studentesse e di uno studente era apparso sotto la scritta “lista stupri” sulla parete di uno dei bagni. Vicenda per la quale la Procura di Roma, in coordinamento con il Tribunale dei minori, ha aperto un’inchiesta. Con l’accusa di istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. La scorsa settimana, inoltre, una lista simile era comparsa anche nei bagni maschili del vicino liceo Carducci. Uno scellerato effetto emulazione. “La comunità studentesca, ancora una volta, si ritrova indignata di fronte a testi di questo tipo. Ed è costretta a denunciare un accaduto che mai avrebbe pensato di poter rivivere – sottolineano i rappresentati -. E’ la prova evidente che chi ha compiuto questo gesto lo ha fatto con piena consapevolezza: ignorando deliberatamente una denuncia già avvenuta”.

I rappresentanti degli studenti avviliti

L’episodio- o meglio gli episodi- lasciano senza parole per la violenza, l’ignoranza, l’inciviltà di chi arriva a compiere azioni che denotano la mancanza dei requisiti minimi di rispetto umano. La lista sessista e violenta aveva scatenato l’indignazione di politica e opinione pubblica: con i ministri di Istruzione e Famiglia in prima linea che chiedono risoluzioni immediate sulla vicenda e un’alleanza educativa scuola famiglia per arginare la violenza di genere. Per questo trovarsi al punto di partenza è avvilente:

“Vogliamo che la scuola torni ad essere uno spazio sicuro”

I rappresentanti degli studenti del Giulio Cesare sono avviliti una volta di più, per usare un eufemismo. “A distanza di soli 20 giorni dal 27 novembre in cui è stata rinvenuta la lista stupri; accompagnata dai nomi di studenti e studentesse sul moro del bagno maschile; all’interno della nostra scuola, c’è chi si è sentito libero di poter nuovamente essere protagonista di un episodio di violenza. Il ripetersi di simili azioni dimostra come questi comportamenti non siano episodi isolati; bensì segnali di un problema più profondo che non può e non deve essere ignorato. Riteniamo fondamentale che questi accadimenti vengano presi sul serio. E  affrontati con la dovuta attenzione; affinché la scuola torni a essere uno spazio sicuro inclusivo e rispettoso per tutti e tutte”.

L’altra “lista stupri” con le professoresse: senza parole

Dalla prima “lista” sono passati soltanto 21 giorni. Tre settimane. Era il 27 novembre quando nei bagni dei maschi al secondo piano del Giulio Cesare veniva scoperto l’elenco con nove nomi.  La procura ha poi aperto un fascicolo per istigazione a delinquere, affidando tutti gli approfondimenti necessari alla polizia. Questo secondo caso potrebbe ora arricchire il fascicolo. «C’è chi si è sentito libero di poter nuovamente esporre portagomma di un episodio di violenza. Il ripetersi di simili azioni dimostra che questi comportamenti non siano episodi isolati, bensì segnali di un problema più profondo che non può e non deve essere ignorato», continuano i rappresentati, pronti a farsi sentire di nuovo con la dirigente Paola Senesi.

“L’occupazione è stata in realtà distruzione”

L’episodio odioso della lista stupri con i nomi delle insegnanti esonda anche in altre scuole. Al Carducci, non bastando lo scempio di una lista stupri seguita a quella del Giulio Cesare, si sono verificati durante l’occupazione “danni per oltre 100mila euro”,  denunciati dalla dirigente scolastica del liceo, disoccupato in queste ore.  “Il liceo Carducci che dirigo da tre anni -afferma la preside Tiziana Colarusso-  è appena uscito da una occupazione che è stata in realtà la distruzione, deliberata e sistematica, di ambienti, arredi e impianti per oltre 100mila euro così quantificati da noi e dall’ente proprietario. Abbiamo bisogno che i competenti organi di sicurezza intervengano per evitare che si verifichi lo scempio dei beni dello Stato; e si facciano parte attiva nell’identificare ogni volta i responsabili tenuti al risarcimento”. I danni materiali ma soprattutto morali sono incommensurabili.

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di Gabriele Alberti - 19 Dicembre 2025