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Sfratti, linea dura di FdI: case liberate dai morosi in due mesi. L’ira della Salis: “Una deriva pericolosa”

La proposta di legge

Sfratti, linea dura di FdI: case liberate dai morosi in due mesi. L’ira della Salis: “Una deriva pericolosa”

Politica - di Robert Perdicchi - 3 Novembre 2025 alle 08:41

Un disegno di legge depositato al Senato da FdI punta a semplificare e velocizzare gli sfratti per chi non paga l’affitto per due mesi consecutivi e scatena la reazione delle associazioni degli inquilini e della “paladina” della sinistra che difende le occupazioni, Ilaria Salis. L’ipotesi della legge è che possa intervenire un’authority amministrativa, e non un giudice, per fare rispettare le ordinanze di sfratto. Secondo il primo firmatario Paolo Marcheschi di FdI si ridurrebbero così i contenziosi civili e si frenerebbero le locazioni ‘mordi e fuggi’.

Sfratti, la legge di FdI che fa arrabbiare Ilaria Salis

Contraria alla proposta è l’Unione degli inquilini: sarebbe “l’ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa” e annuncia che si prepara alla mobilitazione. E contraria è anche Ilaria Salis che, da eurodeputata di Avs e paladina del diritto alla casa, denuncia una “deriva pericolosa”, conseguenza della “strategia del governo di accentrare il potere nelle sue mani”.

Nel mirino c’è l’idea di FdI di introdurre una procedura speciale che autorizzi l’intervento dell’ufficiale giudiziario per lo sfratto. A gestirlo sarebbe un nuovo ente: l’Autorità per l’esecuzione degli sfratti, che farà capo al ministero della Giustizia e a cui il proprietario potrà rivolgersi direttamente. L’inquilino – come spiega il disegno di legge, in 5 articoli – avrà 15 giorni per pagare le due rate saltate. Altrimenti entrerà in gioco l’Autorità che, verificati documenti e condizioni, potrà disporre lo sgombero entro 7 giorni. Da quella decisione, altri 30 giorni per eseguirlo, prorogabili al massimo a 90. Potenzialmente, per lo sfratto basterebbero poco meno di 2 o 4 mesi dalla richiesta iniziale. Previsti aiuti o rinvii per chi ha un Isee inferiore a 12 mila euro e non ha pagato il canone perché licenziato (per effetto di una crisi aziendale) o perché ha una malattia grave o si è separato. In questi casi si attingerà ai soldi di un Fondo nazionale per l’emergenza abitativa, citato nel ddl. Salvaguardie pure per chi ha figli minori o parenti anziani, non autosufficienti o disabili.

“La ratio della mia proposta è quella di agevolare la possibilità di liberare immobili in affitto, introducendo una procedura più snella e rapida, e con un’Autorità dedicata, nell’ottica anche di poter ridurre i contenziosi civili. Così facendo, si incide sull’emergenza abitativa che spesso in Italia vede abitazioni destinate ad affitti brevi, anche per la difficoltà dei proprietari di ri-avere immobili da inquilini che non pagano più l’affitto. Così si può dare la certezza che un immobile sia restituito e quindi torni libero, anche dopo un affitto lungo”, spiega Marcheschi. che ricorda che sono oltre 70.000 le richieste di esecuzione di sfratto all’anno e oltre 20 mila le esecuzioni effettive, e che più dell’80% degli sfratti è dovuto a inquilini morosi.

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di Robert Perdicchi - 3 Novembre 2025