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Rizzetto rilancia i numeri boom sul lavoro: “La ripresa sta diventando strutturale superando l’assistenzialismo”

L'intervista

Rizzetto rilancia i numeri boom sul lavoro: “La ripresa sta diventando strutturale superando l’assistenzialismo”

Il presidente di Commissione FdI rivendica le scelte a sostegno dell'occupazione e delle aziende e guarda ai prossimi mesi di legislatura. Obiettivo: la legge sulla «partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese»

Politica - di Giovanna Ianniello - 27 Novembre 2025 alle 14:24

Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei deputati e parlamentare di Fratelli d’Italia commenta al Secolo d’Italia gli ultimi dati dell’Istituto di statistica sull’occupazione, che segna nel 2024 nuovi record e fa il punto sui provvedimenti finora varati e quelli da approvare nei prossimi mesi.

Onorevole Rizzetto, l’Istat certifica il trend di crescita in Italia dell’occupazione, dal 2021 ad oggi. Cosa ci racconta questo dato?

L’aumento dell’occupazione certificato dall’Istat descrive una ripresa che sta diventando strutturale, con la contemporanea riduzione della disoccupazione e dell’inattività. I dati positivi ottenuti in questi ultimi anni dimostrano che le politiche introdotte dal Governo Meloni hanno dato concreti risultati. Abbiamo più persone rientrate nel mercato del lavoro, più trasformazioni verso posizioni stabili e un miglior matching tra domanda e offerta. Naturalmente rimangono ancora importanti sfide, ma il trend conferma che stiamo costruendo una crescita solida e sostenibile.

Una crescita che arriva nonostante un quadro mondiale complesso: due guerre, inevitabili ricadute sull’economia e il commercio. Eppure l’occupazione è ai massimi storici e la disoccupazione è diminuita. Quali sono le misure più efficaci?

Sin dall’inizio della legislatura abbiamo messo al centro il rilancio del lavoro, segnando una discontinuità rispetto alle politiche precedenti. Una scelta decisiva è stata il superamento dell’impianto assistenzialistico del Reddito di cittadinanza, sostituito con strumenti più mirati: l’Assegno di Inclusione per le famiglie fragili e il Supporto per la Formazione e il Lavoro per chi è nelle condizioni di lavorare. Questo approccio ha rafforzato la tutela dei più deboli e, allo stesso tempo, ha favorito il reinserimento lavorativo degli occupabili. Inoltre, abbiamo introdotto misure che incentivano direttamente l’occupazione: la maxi-deduzione del 120% del costo del lavoro per i contratti stabili, che ha reso più conveniente assumere, e la defiscalizzazione del welfare aziendale, che riduce il costo del lavoro e migliora il benessere dei dipendenti. Un insieme di interventi a supporto di imprese e lavoratori che aiuta a crescere, anche in un contesto internazionale molto complesso.

Lavoro e imprese per Fratelli d’Italia hanno sempre rappresentato un binomio quasi indissolubile, tanto che Giorgia Meloni definiva FdI “un partito produttivista”. E’ ancora così? Dopo tre anni di governo?

L’identità “produttivista” richiamata da Giorgia Meloni si è tradotta in scelte di governo concrete che sostengono le imprese e l’occupazione. Incentivi alle assunzioni, interventi per la liquidità, misure per la coesione territoriale e investimenti nella formazione sono misure che confermano la coerenza del partito, che ha inteso dare priorità alla crescita produttiva e a tutti gli attori del mondo economico. Del resto, è così che sono arrivati risultati importanti quali l’aumento dell’occupazione, l’incremento dei contratti stabili e la riduzione dei divari territoriali.

C’è una misura che lei vorrebbe veder approvata prima della fine della legislatura?

Innanzitutto ne cito una storica che abbiamo portato anzitempo a termine, ossia la Legge sulla «partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese», celebrando finalmente l’art. 46 della Costituzione. Ci sono poi diverse iniziative normative a mia prima firma a cui tengo particolarmente. Una mira a incentivare la previdenza complementare, riaprendo i termini per decidere sulla destinazione del TFR con maggiore consapevolezza. Altro provvedimento istituisce la Giornata nazionale per il contrasto dell’inattività giovanile, promuovendo l’inclusione sociale, formativa e lavorativa dei giovani. Inoltre, tra le misure più innovative, voglio citare anche il progetto di legge che favorisce la partecipazione dei lavoratori al capitale dell’impresa, riconoscendo un beneficio fiscale su particolari stock option per operai e impiegati con redditi fino a 40.000 euro. Si tratta di provvedimenti che ritengo particolarmente virtuosi, perché intervengono su temi fondamentali quali la previdenza, il contrasto al fenomeno dei NEET e il rafforzamento del legame tra lavoratori e impresa.

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di Giovanna Ianniello - 27 Novembre 2025