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Antonio Iannone; il documento di proprietà della barca “Paprika”, Roberto Fico

Non solo l'ormeggio

La barca di Fico fa acqua da tutte le parti: Iannone chiede conto di un “buco” nella dichiarazione patrimoniale alla Camera

Il senatore di FdI: «Nella documentazione pubblicata da Montecitorio non c'è traccia» dell'acquisto del "gozzo". E spunta anche un altro mistero: da un'inchiesta del Tempo emerge che qualcosa non torna nelle date. Cos'è successo?

Politica - di Sveva Ferri - 11 Novembre 2025 alle 16:40

Non solo la questione dell’ormeggio al porto militare di Nisida. La vicenda del “gozzo” si carica di un’altra domanda spinosa per Roberto Fico: «È sicuro di aver rispettato l’articolo 4 della legge 5 luglio 1982 numero 441?». A chiederlo è stato il senatore di FdI, Antonio Iannone, colui che ha svelato, carte alla mano, che la barca Paprika è di proprietà dell’ex presidente della Camera. L’articolo cui fa riferimento Iannone è quello che prevede la dichiarazione di stato patrimoniale per chi ha cariche elettive. «Fico presidente della Camera dei Deputati dovrebbe sapere che ogni anno si dichiara il proprio stato patrimoniale», ha sottolineato Iannone, invitando l’esponente M5S ad andare a rileggere l’articolo della legge, «perché non ci sembra che entro 3 mesi dalla cessazione del suo ufficio abbia comunicato che intanto era diventato proprietario di una barca. Dalla documentazione pubblicata dalla Camera dei Deputati non vi è traccia».

Iannone a Fico: «Sicuro di aver dichiarato alla Camera che era diventato proprietario di una barca?»

«Fico continua a fare lo gnorri, ma questo è un fatto molto grave. Se il presidente uscente della Camera avesse omesso di comunicare una mutazione del suo stato patrimoniale – ha concluso Iannone – saremmo al cospetto di una indegnità istituzionale anche pregressa».

Fico fa l’indignato ed evita di rispondere nel merito

Fico sul caso “gozzo” ha scelto la postura indignata parlando di «accuse infamanti» per colpirlo in questo scorcio di campagna elettorale che lo vede candidato alla presidenza della Regione Campania per il centrosinistra. «Chiaramente è tutto perfetto, non c’è niente», ha detto il pentastellato ai giornalisti che gli chiedevano conto della vicenda, evitando però di entrare nel merito. Ed eludendo quella che in quel momento – ovvero prima che Iannone parlasse del possibile “buco” nella dichiarazione patrimoniale alla Camera – era ancora “la” domanda: «È vero che tempo fa ottenne un posto barca nel porto militare dell’Aeronautica, area interdetta ai civili, a canone agevolato di appena 500 euro l’anno?».

Gasparri: «Diceva di aver abolito la povertà: evidentemente si riferiva alla propria»

A porla in maniera così diretta è stato il capogruppo di FI al Senato, Maurizio Gasparri. «Fico, il moralista del reddito di cittadinanza, torna alla ribalta. Oggi conferma di avere ancora la barca, ma tace sull’ipotesi dell’ormeggio abusivo a Nisida!», ha sottolineato il senatore azzurro, lanciando l’affondo con una battuta: «Diceva di aver abolito la povertà: evidentemente si riferiva alla propria». «Forse qualche giornalista di inchiesta poteva occuparsi anche di questo scandalo, ma sappiamo bene che alcuni, quando si tratta dei loro compagni, preferiscono tacere», ha concluso ancora con ironia il presidente dei senatori azzurri. Sul tema di un certo strabismo ha ironizzato anche il senatore di FdI, Raffaele Speranzon: «Ovviamente Sigfrido Ranucci con la sua trasmissione Report non si è occupata dell’ormeggio abusivo della barca di Roberto Fico. E nemmeno di come l’abbia pagata. Sono certo che mai se ne occuperà».

L’inchiesta del Tempo sull’ormeggio: «Chiesto nel 2018»

Ad andare più a fondo è stato invece il Tempo, secondo cui Fico avrebbe avanzato la richiesta di ormeggio al porto militare di Nisida nel 2018, ottenendola sebbene il circolo che fa capo all’Aeronautica militare «conceda la concessione di un posto barca anche ai civili solo in eccezionali occasioni». Fico avrebbe fatto richiesta adducendo «comprovati motivi di sicurezza. Ragion per cui la sua richiesta fu esaudita». Poi, «diventato socio onorario dal 2018 ad oggi si è visto rinnovare il posto barca ogni anno» al canone «super agevolato» di 500 euro l’anno.

Qualcosa non torna nelle date

Qualcosa non torna nella date: stando al documento di proprietà scovato da Iannone, Fico avrebbe acquisito la barca nel 2022. Ma secondo l’inchiesta del Tempo avrebbe fatto richiesta per l’ormeggio quattro anni prima. Cos’è successo? Qualcuno sbaglia o, come ha detto Gasparri, «c’è qualcosa che sfugge?».

Una situazione che… fa acqua da tutte le parti

Volendo ignorare questa incongruenza cronologica, almeno in attesa di risposte che facciano chiarezza anche su questo punto, nella vicenda dell’ormeggio sarebbe tutto lecito dal punto di vista legale, ma resterebbero le questioni di opportunità politica: all’epoca della richiesta del grillino Fico al ministero della Difesa c’era la grillina Elisabetta Trenta. Inoltre, Fico non è più né presidente della Camera né parlamentare ormai da tre anni, ma avrebbe continuato a godere dell’ormeggio vip e ultra scontato.

Certo, per un politico che ha costruito le sue fortune sulle battaglie anti-casta è una vicenda piuttosto imbarazzante, ma con una buona dose di faccia tosta il diretto interessato può far finta che non lo sia. Altro discorso per la questione della dichiarazione patrimoniale. In quel caso, se avesse ragione Iannone e davvero Fico avesse “dimenticato” di dichiarare la barca alla Camera, la faccenda assumerebbe un profilo davvero insostenibile. Ancor di più per chi ricorda il grido pentastellato «onestà, onestà».

 

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di Sveva Ferri - 11 Novembre 2025