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Trema il governo Sanchez, gli indipendentisti di Puidgemont rompono l’accordo con i socialisti

A rischio l'esecutivo

Trema il governo Sanchez, gli indipendentisti di Puidgemont rompono l’accordo con i socialisti

Esteri - di Alessandra Parisi - 27 Ottobre 2025 alle 16:28

Guai in vista per il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. L’ex presidente catalano Carles Puigdemont, leader del partito indipendentista Junts per Catalunya, ha annunciato la decisione di rompere il patto di governo socialista firmato nel 2023. La direzione di Junts  ha appoggiato all’unanimità la proposta del leader di rompere l’accordo che ha portato all’investitura di Sanchez. Ne hanno dato notizia fonti del partito citate dai media iberici. La svolta, che era nell’aria da giorni, rischia di mettere a dura prova la tenuta del governo socialista che potrebbe non arrivare a fine mandato nel 2027, orfano a tutt’oggi della legge di Bilancio.

Il partito indipendentista catalano rompe l’accordo con i socialisti

Secondo fonti di Junts citate da El Paìs, Puigdemont ha deciso di rompere i rapporti con il Psoe per la mancanza di progressi su questioni chiave, poste come condizioni per appoggiare l’esecutivo, come l’amnistia, il trasferimento dei poteri in materia di immigrazione e lo status ufficiale della lingua catalana nell’Unione europea. Ora il partito indipendentista ha accusato Madrid di non mantenere le promesse, che includono anche l’amnistia del leader, tuttora colpito da ordine di arresto in Spagna.

Puigdemont accusa Madrid di non rispettare le promesse

La decisione arriva dopo che la portavoce al Congresso, Miriam Nogueras, ha detto la scorsa settimana in Aula che era “arrivato il momento del cambiamento”, additando l’esecutivo socialista come responsabile delle promesse non mantenute. Tra queste l’applicazione della legge di amnistia allo stesso Puigdemont. I 7 deputati di Junts sono decisivi per la fragile maggioranza delle forze nazionaliste basche e catalane che sostengono il governo progressista di coalizione minoritario Psoe-Sumar. In termini numerici in Spagna alle elezioni ha vinto il Partito Popolare, piazzatosi primo, ma senza  voti sufficienti per governare. Nei giorni scorsi Sanchez aveva ribadito che il governo stava facendo tutto il possibile. Il ritiro del sostegno al partito di governo, che ha già avuto difficoltà a ottenere i voti di Junts in Aula, crea non poche incertezze per il futuro dell’esecutivo.

Il Psoe esprime rispetto assoluto e tende la mano

Dopo la rottura il Psoe ha espresso “assoluto rispetto” per la decisione di Junts. ”Rispettiamo le dinamiche interne di tutti i partiti politici, Junts compreso. C’è dialogo, c’è una mano tesa, c’è negoziazione. Continueremo a dialogare perché ne vale la pena, vale la pena raggiungere accordi”, ha dichiarato Montse Mínguez, portavoce della leadership del Psoe.

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di Alessandra Parisi - 27 Ottobre 2025