
Campo sparso in 4 piazze
Tomasi al rush finale: “Centrosinistra diviso su tutto, i toscani sono stufi della solita pappa rossa col pomodoro”
C’è una bella differenza, tra noi e “loro”. ”Oggi alle 18 saranno tutti in Piazza San Lorenzo, a Firenze, a sostenermi- sottolinea Alessandro Tomasi, competitor di Eugenio Giani domenica e lunedì per la guida della Toscana. “Una bella differenza rispetto al mio rivale del campo largo, costretto a farsi in quattro per mettere insieme l’aiuto di tutti: visto che la sinistra in Toscana è talmente unita da dividersi in quattro piazze per l’atto conclusivo della campagna del presidente. Lo dice in un’intervista a ‘Libero’ Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra. Il centrosinistra più che con il centrodestra, ha problemi con il centrosinistra. Non è un gioco di parole, è la realtà.
L’auspicio del governatore uscente ricandidato, Eugenio Giani, di un evento unico di chiusura con tutti i segretari delle forze politiche a suo sostegno è rimasto lettera morta. I partiti di centrosinistra andranno in ordine sparso: il governatore uscente ha chiuso giovedì 9 ottobre al teatro Cartiere Carrara alle 21 insieme alla segretaria Pd Elly Schlein e al presidente del partito Stefano Bonaccini. Oggi, venerdì, si dividerà tra i vari appuntamenti. Con Giani che si recherà personalmente ad ognuno di queste convention. Dite voi se non è patetico. Tomasi è euforico.
Perché il centrosinistra potrebbe perdere per la prima volta
”Sento intorno un clima di fiducia. Molti toscani sono stufi della solita pappa al rosso pomodoro. La sfida sarà portarli a votare, per dare loro fiducia che le cose possano cambiare”. Il potere regionale della sinistra è strutturato in Toscana, ma è anche vero che ”non ha un programma- spiega Tomasi- . Giani, per tenere M5S nell’alleanza, ha dovuto impegnarsi a sostenere il reddito di cittadinanza regionale. Ma Italia Viva e buona parte del Pd sono contrari: se ne vergognano e non ne parlano mai” E che dire delle infrastrutture? “Grillini e Alleanza Verdi e Sinistra non vogliono ampliare l’aeroporto di Firenze, il campo progressista più moderato invece sì. Sempre i Cinque Stelle vogliono smantellare il piano regionale dei rifiuti; la maggioranza tace, ma è quello che ha fatto solo cinque mesi fa: e non abbiamo ancora neppure l’inceneritore”. Insomma, lo schema Toscana rispecchia il modello nazionale: tutti insieme per battere il centrodestra. Che programma…
Lo slogan con cui diventò per la prima volta sindaco a Pistoia, otto anni fa, era “Ora o mai più”. L’augurio è che sia di buon auspicio anche in Regione. Ricordiamo che in un sondaggio di metà settembre Tomasi aveva guadagnato 10 punti in un mese e mezzo. La sua priorità in caso di vittoria è la battaglia contro gli sprechi, una piaga, e dunque ambito particolarmente sentito e “sofferto” in regione. “Le risorse dei cittadini sono preziose, bisogna ripassare tutto con la lente d’ingrandimento”.
Tomasi è stato tra i sindaci più apprezzati
Nato a Pistoia, laureato in Scienze politiche a Firenze, Tomasi ha abbracciato presto la politica: presidente provinciale dei giovani di An a Pistoia, nel 2007 è entrato in consiglio comunale e nel 2017 è stato eletto sindaco, prima volta per un esponente del centrodestra dalla Liberazione. La vittoria-bis del 2022, al primo turno, ha fatto di lui il candidato naturale del centrodestra per la Regione. Ha un primato di nn poco conto: è il sindaco toscano più apprezzato nel Governance Poll de Il Sole 24 Ore reso noto qualche mese fa.