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Spalletti

Che cosa aspettarsi

Spalletti alla Juve: da Roma a Napoli, successi e cadute di un uomo mai banale ma scomodo

Cronaca - di Paolo Desideri - 29 Ottobre 2025 alle 14:25

Lucianone sta tornando. Dopo avere lasciato la Nazionale, dopo lo scudetto vinto a Napoli e quelli sfumati a Roma, mister Spalletti da Certaldo, toscano e viticoltore, complesso e mai banale, intelligente  e rancoroso, sta per firmare con la Juventus. Pronto almeno un biennale fino al 2027 con l’obiettivo di riportare i bianconeri a un successo in campionato che manca dal 2020.

Una vita da …mediano

Discreto calciatore, soprattutto ad Empoli, ma grande allenatore. Luciano Spalletti ha iniziato proprio ad Empoli e poi all’Udinese. Prima di passare alla Roma nel 2005. Quattro stagioni bellissime condite da secondi posti e rimpianti per almeno (il 2008) uno scudetto mancato, un calcio tra i più spettacolari d’Europa. Esonerato all’inizio della stagione 2009-2010, rompe con Francesco Totti. Va in Russia e vince il titolo con lo Zenit di San Pietroburgo. Poi torna a Roma, riporta la squadra in Champions (ancora seconda) ma litiga furiosamente con Francesco Totti, a volte umiliandolo e togliendolo anche fuori rosa. Poi va all’Inter. Anche li riporta la squadra in Champions e anche li trova il modo di litigare con la stella del club: Mauro Icardi. Sta fermo due anni e fa il dispetto ai nerazzurri pretendendo anche il premio dello scudetto vinto da Conte il 2021. E poi va a Napoli.

Miracolo napoletano

Arriva a Napoli nel 2021. Il primo anno sfiora lo scudetto, concludendo al terzo posto ma iniziando a litigare con Aurelio De Laurentiis. Il secondo anno gli vendono i migliori: Koulibaly, Meertens, Insigne. Gli prendono un giovane sconosciuto, Kvarastkhelia, e un difensore coreano, Kim. La piazza è in subbuglio. Ma incredibilmente Spalletti compie il miracolo. Quella squadra domina il campionato, portando il terzo scudetto sotto il Vesuvio e raggiunge i quarti di finale di Champions. Il patron gli applica l’opzione per il rinnovo ma rifiuta. va via e approda alla Nazionale. Raggiunge la qualificazione agli europei ma viene eliminato agli ottavi di finale dalla Svizzera. Poi, perde con la Norvegia alle qualificazioni mondiali e va via.

Grande stratega pessimo carattere

Grande conoscitore di calcio, Luciano Spalletti ha sempre avuto un pessimo carattere. Rancoroso, al punto di vendicarsi di De Laurentiis nella sua autobiografia dopo avere litigato con Totti e Icardi. Ora va a Torino. L’obiettivo è tornare presto a vincere, l’unica cosa che conti davvero da quelle parti. Ci può riuscire, ma di sicuro litigherà ancora. Un toscano deciso e inconfondibile come un sigaro.

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