CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Piano di pace, Trump esulta per la “resa” di Hamas. “Israele ora si fermi”. Meloni: “Subito il cessate il fuoco”

Svolta per Gaza?

Piano di pace, Trump esulta per la “resa” di Hamas. “Israele ora si fermi”. Meloni: “Subito il cessate il fuoco”

Esteri - di Robert Perdicchi - 4 Ottobre 2025 alle 07:30

La svolta è vicinissima. Hamas è pronta a liberare gli ostaggi e ad accettare il piano di pace di Trump. Un passaggio storico maturato nella notte che fa esultare il presidente degli Stati Uniti: “Credo che sia pronta a una pace duratura”. “Israele interrompa immediatamente bombardamenti su Gaza per il rilascio degli ostaggi in modo sicuro e rapido” chiede il presidente americano, scrivendo sul suo social Truth perché, aggiunge, “al momento è troppo pericoloso farlo”. “Stiamo già discutendo sui dettagli da definire (del suo piano, ndr.). Non si tratta solo di Gaza, si tratta della pace a lungo ricercata in Medio Oriente” aggiunge Trump.

Trump e il video sul piano di pace che decolla

Il presidente degli Stati Uniti ha promesso in un breve video, pubblicato sul proprio social ‘Truth’, che tutte le parti saranno trattate in modo equo nei colloqui su Gaza. “Voglio ringraziare i Paesi che hanno consentito di raggiungere questi risultati: Qatar, Turchia, Arabia Saudita e molti altri. E’ un giorno importante e vedremo come andrà a finire. La cosa più importante e rendere questo accordo concre

Nella notte ha parlato anche Giorgia Meloni: “La priorità per tutti deve essere ora giungere a un cessate il fuoco che conduca all’immediato rilascio di tutti gli ostaggi”, è stata la nota del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni commentando la situazione in Medio Oriente e l’annuncio di Hamas e la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “L’Italia rimane pronta a fare la sua parte” sottolinea. “Seguo con grande attenzione gli sviluppi a Gaza e rinnovo il mio pieno sostegno agli sforzi del Presidente Trump per portare la pace in Medio Oriente” conclude.

Il film della giornata: dall’ultimatum alla risposta

L’entusiasmo con cui Trump ha chiuso la giornata è stato enorme. Nel post, Trump afferma anche che “come risposta all’attacco del 7 ottobre contro la civiltà, oltre 25mila ‘soldati’ di Hamas sono già stati uccisi. La maggior parte dei restanti sono circondati e militarmente intrappolati, e si aspetta – aggiunge – solo il mio ‘andate’ perché le loro vite vengano velocemente cancellate”. Invece se rilasceranno gli ostaggi vivi e consegneranno i corpi dei morti, “l’accordo risparmia le vite di tutte i combattenti di Hamas rimasti”.

Nel messaggio, il presidente si rivolge “a tutti i palestinesi innocenti”, chiedendo di “lasciare immediatamente questa area di potenziale grande morte sicura” per recarsi “nelle zone di Gaza più sicure”, dove – sostiene il presidente americano – “tutti saranno ben accuditi da chi aspetta di recare aiuto”.

Il sì condizionato di Hamas

Nella serata italiana, ecco le prime news relative alla risposta di Hamas. Le prime indiscrezioni fanno riferimento alla disponibilità a liberare tutti gli ostaggi, come chiesto da Trump. Il ‘sì’, in realtà, si accompagna ad una serie di precisazioni e richieste di approfondimenti. Hamas nella sua nota fa riferimento a tutti gli ostaggi, vivi e morti, e si dice pronta ad avviare negoziati sui dettagli della proposta. Hamas inoltre di voler consegnare l’amministrazione di Gaza “ad un organismo palestinese di tecnocrati indipendenti sulla base di un accordo nazionale palestinese e del sostegno arabo e islamico”.

Nella proposta di Trump, invece, si parla di un’amministrazione temporanea affidata ad un organismo internazionale. La distanza tra le posizioni appare evidente e si allarga ulteriormente quando Hamas afferma che “le proposte del Presidente Trump riguardanti il ​​futuro della Striscia di Gaza e i diritti fondamentali del popolo palestinese sono legate a una posizione nazionale globale, fondata sul diritto e sulle risoluzioni internazionali pertinenti, e vengono discusse in un quadro nazionale. Un movimento palestinese unito, di cui Hamas – che non ha intenzione di uscire di scena – sarà membro e al quale contribuirà responsabilmente”.

Le critiche al piano Trump e gli elogi, Hamas parla con tante voci

Alla nota, si aggiungono le dichiarazioni di esponenti del movimento islamista. Il piano di Trump è “vago” e richiede negoziati su diversi punti chiave, dice Mahmoud Mardawi all’Afp. “La proposta americana è vaga, ambigua e pertanto richiede negoziati attraverso mediatori”, aggiunge.

Moussa Abu Marzouk, alto funzionario di Hamas, ad al Jazeera spiega che in linea di principio c’è il sì agli aspetti principali del piano statunitense per porre fine alla guerra di Gaza, ma “l’attuazione della proposta richiede negoziati”. In particolare Abu Marzouk contesta l’ipotesi prevista dal piano di rilasciare tutti gli ostaggi rimasti entro 72 ore. Per il funzionario del gruppo palestinese si tratta di un’ipotesi “irrealistica nelle circostanze attuali”.

C’è apprezzamento pieno, invece, per le “dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla cessazione immediata dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza”. Vengono giudicate “incoraggianti” e Hamas si dice “pronta ad avviare immediatamente i negoziati per ottenere uno scambio di prigionieri, porre fine alla guerra e garantire il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza”, afferma il portavoce Taher al-Nounou, l’ennesimo membro del movimento a esprimersi in un quadro in cui diventa complicato individuare una linea unitaria.

La nota di Hamas

Trump, su Truth, ha pubblicato la risposta ufficiale di Hamas parola per parola. “Spinti dal desiderio di porre fine all’aggressione e al genocidio perpetrati contro il nostro popolo risoluto nella Striscia di Gaza, e in virtù della responsabilità nazionale e della difesa dei diritti fondamentali e degli interessi superiori del nostro popolo, il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha condotto approfondite consultazioni all’interno delle sue istituzioni di leadership, ampie consultazioni con le forze e le fazioni palestinesi e consultazioni con fratelli, mediatori e amici, al fine di raggiungere una posizione responsabile nel trattare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump”, si legge nel testo.

“Dopo un attento studio, il movimento ha preso la sua decisione e ha comunicato la seguente risposta ai mediatori. Hamas apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, nonché gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiedono la fine della guerra nella Striscia di Gaza, lo scambio di prigionieri, l’immediato ingresso degli aiuti, il rifiuto dell’occupazione della Striscia e il rifiuto dello sfollamento del nostro popolo palestinese”.

“In questo contesto, e in modo tale da porre fine alla guerra e ottenere il ritiro completo dalla Striscia, il movimento annuncia la sua approvazione al rilascio di tutti i prigionieri dell’occupazione, sia vivi che morti, secondo la formula di scambio contenuta nella proposta del presidente Trump, date le condizioni sul campo necessarie per attuare lo scambio. In questo contesto, il movimento afferma la sua disponibilità ad avviare immediatamente, attraverso i mediatori, negoziati per discutere i dettagli”, afferma Hamas.

“Il movimento ribadisce inoltre la propria approvazione alla consegna dell’amministrazione della Striscia di Gaza a un organo palestinese composto da indipendenti (tecnocrati) basato sul consenso nazionale palestinese e sostenuto dall’appoggio arabo e islamico. Per quanto riguarda le altre questioni incluse nella proposta del presidente Trump riguardanti il futuro della Striscia di Gaza e i diritti inalienabili del popolo palestinese, queste sono legate a una posizione nazionale collettiva e in conformità con le leggi e le risoluzioni internazionali pertinenti, da discutere in un quadro nazionale palestinese globale, in cui Hamas sarà inclusa e contribuirà con piena responsabilità“, conclude.

 

 

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Robert Perdicchi - 4 Ottobre 2025