
Trump: siamo vicini
Ore di speranza per la pace a Gaza: trattativa al Cairo tra Israele e Hamas per il riascio degli ostaggi
Trump è convinto: la pace nella Striscia è vicina, Netanyahu deve essere per forza d'accordo
Nel giorno di San Francesco, santo della pace per antonomasia, si vivono ore di trepidante attesa a Gaza. E proprio da Assisi, la città del patrono d’Italia, Giorgia Meloni ha ribadito la sua fiducia nell’iniziativa del presidente Trump.
Meloni: occasione straordinaria per la pace che va colta
«Il piano di pace statunitense – ha scritto la premier sui social – già approvato da Israele, condiviso dagli Stati europei, da molti Stati islamici e dall’Autorità Nazionale Palestinese, grazie alla mediazione dei Paesi arabi e in particolare del Qatar, che desidero ringraziare per i suoi sforzi, ha ricevuto una prima risposta positiva anche da parte di Hamas che si è anzitutto detta disposta a rilasciare tutti gli ostaggi nel quadro di un cessate il fuoco. Dobbiamo impegnarci tutti affinché questa straordinaria occasione sia colta».
Il cardinale Pizzaballa da Gaza: primo passo importante e lungamente atteso
Anche la Chiesa attende con fiducia gli sviluppi sul piano di pace presentato da Trump e accettato da Hamas. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa all’Osservatore Romano evidenzia che la parola di queste ore è “speranza”. La stessa che cercano di mantenere sempre alta anche nella piccola parrocchia di Gaza, dove i rumori delle bombe non si sono mai fermati. «Per la prima volta le notizie parlano finalmente di una possibile nuova pagina positiva, della liberazione degli ostaggi israeliani, di alcuni prigionieri palestinesi e della cessazione dei bombardamenti e dell’offensiva militare. È un primo passo importante e lungamente atteso». Per il cardinale è «il primo passo indispensabile per cominciare a costruire la pace».
Al Cairo i colloqui informali tra Hamas e Israele
Sul fronte delle trattative, al Cairo è tutto pronto per i colloqui indiretti tra Hamas e Israele sulla liberazione degli ostaggi. Secondo Al-Qahera News, testata strettamente legata ai servizi segreti egiziani, entrambe le delegazioni «hanno iniziato a muoversi per avviare colloqui al Cairo da lunedì per discutere le condizioni di base per lo scambio di tutti i detenuti e prigionieri, in conformità con la proposta di Trump». A guidare la delegazione israeliana sarà il ministro per gli Affari strategici ed ex ambasciatore negli Stati Uniti, Ron Dermer.
Trump: siamo davvero vicini d’accordo alla pace
Da Washington, Trump si dichiara decisamente ottimista. «Siamo vicini», a un accordo di pace a Gaza, ha detto al giornalista di Axios, Barak Ravid, sottolineando che nei prossimi giorni si impegnerà a realizzare il suo piano. «Ho detto: Bibi (Netanyahu, il primo ministro di Israele, ndr), questa è la tua occasione per la vittoria”. Lui era d’accordo – ha aggiunto Trump – Deve essere d’accordo. Non ha scelta. Con me, tu devi essere d’accordo».
“Erdogan decisivo nel convincere Hamas”
Il presidente Usa ha anche ringraziato Israele per aver fermato gli attacchi a Gaza e il presidente turco Erdogan, che ha svolto un “ruolo prezioso nel convincere Hamas”.