
La decisione in primavera
La Uefa apre un nuovo procedimento contro la Juventus: violato il fair play finanziario
Contestate le perdite superiori a sessanta milioni di euro nel triennio. A Giuntoli una buonuscita record per lasciare la società
Di nuovo guai per la Juventus dall’Uefa. L’organizzazione calcistica europea ha aperto un procedimento nei confronti della società bianconera per la violazione del fair play finanziario. A renderlo noto è stata proprio la Juventus, società quotata in Borsa e soggetta a particolari obblighi di trasparenza.
Cosa è accaduto
Nella parte in cui vengono elencati i rischi, la Juve fa sapere che “in data 18 settembre, come d’uso in situazioni analoghe per le società partecipanti alle competizioni Uefa, il Gruppo ha ricevuto da Uefa la comunicazione di apertura di un procedimento per il potenziale sforamento della Football Earning Rule per il triennio 2022/2023-2024/2025”. Il club bianconero non è riuscito a limitare a 60 milioni le perdite nel triennio.
I soldi dati a Giuntoli
Nella relazione della Juventus si scopre, invece, a quanto ammontava lo stipendio dell’ex dg Cristiano Giuntoli e quanto è costato il suo “esonero”: 2.307.692 euro lordi di compenso fisso più 850.000 euro lordi “a seguito della sottoscrizione di un accordo di risoluzione consensuale del contratto”.
Cosa rischia la società bianconera
La Juventus rischia una pesante multa da parte dell’Uefa oppure una limitazione dell’utilizzo dei calciatori nella prossima edizione delle coppe europee. La decisione dovrebbe arrivare al massimo nella prossima primavera.
A gennaio la sentenza Ronaldo: 20 milioni a rischio
A gennaio dovrebbe uscire la sentenza sul ricorso che la società più titolata d’Italia ha inoltrato dopo l’arbitrato perso contro Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese, per tre stagioni a Torino, reclama circa 19,5 milioni di euro di stipendi non corrisposti durante il periodo del Covid.
Exor cerca un equilibrio
Gli Elkann in questi anni hanno dovuto mettere mano più volte al portafogli per ripianare le perdite societarie. I deludenti risultati sportivi dopo gli incredibili, nove scudetti consecutivi, hanno aggravato la situazione. Certo è che Exor non potrà all’infinito ricapitalizzare. E per questo cerca un equilibrio nella gestione.