Giorgetti sgancia la bomba: se la Juve ha fatto falso in bilancio gli sequestrerei lo stadio, ma il sistema va ripensato

18 Mag 2023 16:13 - di Redazione
JUVENTUS

“Se la Juve ha fatto un falso in bilancio perché devo togliere i punti? – si chiede il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. – Se ragionassi come l’Agenzia delle Entrate o la Finanza gli sequestrerei lo stadio visto che è l’unica che ha lo stadio di proprietà. Però credo che vada ripensato un po’ tutto il sistema”, concede il leghista, tifoso varesino.

La provocazione di Giorgetti arriva, parlando con la stampa, al termine di un evento al Foro italico e rispondendo alle domande sui procedimenti che coinvolgono la Juventus.

La Juventus è al centro dell’inchiesta Prisma condotta dalla Procura di Torino. E, a livello sportivo, la Juve rischia anche una nuova penalizzazione nel caso plusvalenze, con il procedimento rinviato alla Corte d’appello della Figc dopo la sentenza del Collegio di garanzia presso il Coni.

La procura federale ha da poco chiuso l’indagine relativa alla manovra stipendi, vale a dire la gestione degli ingaggi da parte del club durante le stagioni condizionate dal Covid.

Per quel che riguarda il caso plusvalenze, fra 4 giorni, il 22 maggio prossimo, si terrà la nuova udienza della Corte federale di appello della Figc per la rivalutazione della sanzione alla Juventus.
Il 20 aprile il Collegio di Garanzia del Coni aveva rinviato alla Cfa il procedimento, per la ridefinizione del -15 inizialmente inflitto al club bianconero. La Juve è attualmente seconda in classifica con 66 punti. Una nuova penalizzazione rischierebbe di escludere la formazione bianconera dalle zone europee della classifica. L’udienza della Corte d’appello si terrà proprio nella giornata in cui la Juve fa visita all’Empoli nel match per il 36esimo turno della Serie A 2022-2023.

Sarà, invece, la Cassazione a decidere la competenza territoriale del processo sui conti della Juventus: se Torino, Milano o Roma.
E’ stato il gup del Tribunale di Torino a rinviare alla Suprema Corte la decisione su dove dovrà essere celebrato il procedimento contro i 12 indagati, tra gli ex-vertici del club bianconero, e la stessa società.
A chiedere che fosse investita la Cassazione sono stati anche gli avvocati di parte civile. E per l’accusa il procedimento deve svolgersi nel capoluogo piemontese.
Secondo le difese, invece, competente per territorio sono Milano o, in subordine, Roma.

“Noi stiamo lavorando, e il presidente Ferrero con l’amministratore delegato Maurizio Scanavino stanno facendo tutto come è sempre stato fatto, nel rispetto delle autorità, in modo tale da proteggere quelli che sono gli interessi della Juventus, dei suoi tifosi ma soprattutto del calcio italiano e non solo”, aveva detto, il 9 maggio scorso, John Elkannceo Exor e presidente della Fondazione Agnelli.

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