
Crisi infinita
Francia, un nuovo pasticcio. Il governo Lecornu nasce già morto: il primo ministro si è dimesso. Ora rischia anche Macron
Nuovo psicodramma politico in Francia. Il primo ministro francese Sebastien Lecornu ha presentato le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron, che le ha accettate, subito dopo la formazione del nuovo governo, oggetto di forti critiche trasversali. La sua avventura è durata poco meno di un mese. Le tensioni si sono acuite dopo le dichiarazioni del leader dei Repubblicani Bruno Retailleau, confermato come ministro dell’Interno, che ha convocato per oggi il consiglio strategico del partito, affermando che “la composizione del governo non riflette la rottura promessa”. La crisi ha suscitato reazioni dure anche dalle opposizioni. Il leader del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha chiesto lo scioglimento dell’Assemblea nazionale (camera bassa del Parlamento): “Non ci sarà stabilità senza un ritorno alle urne. Auspichiamo uno scioglimento rapido”, ha dichiarato Bardella nel corso di una conferenza stampa. “Non ci può essere stabilità in Francia senza un ritorno alle urne e senza lo scioglimento dell’Assemblea nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente di Rassemblement National e del gruppo Patrioti per l’Europa al Parlamento europeo. “Il Rassemblement National sarà pronto ad assumersi le proprie responsabilità e a governare se i francesi gli concederanno la maggioranza”, ha aggiunto Bardella.
Francia: Lecornu cade, Macron rischia, la Borsa crolla
Dal fronte progressista, la presidente del gruppo La France Insoumise, Mathilde Panot, ha affermato che “Macron deve andarsene”, mentre il socialista Arthur Delaporte ha denunciato il “caos politico” causato da un governo “di breve durata”. Il leader del partito presidenziale Rinascita ed ex premier Gabiel Attal ha parlato di “spettacolo deplorevole” da parte di tutta la classe politica. Anche il leader della France Insoumise Jean-Luc Melenchon sollecita “l’esame immediato” della mozione per la destituzione del Presidente Emmanuel Macron presentata da 104 deputati, dopo le dimissioni del Premier Sebatien Lecornu.
La Borsa di Parigi è immediatamente scivolata dopo le dimissioni del primo ministro Sebastien Lecornue, accettate dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron. L’indice Cac 40 cede l’1,75% a 7.938 punti e o spread tra Italia e Francia è negativo per 4,2 punti, con il rendimento annuo italiani in rialzo di 4,3 punti al 3,55% e quello francese di 8 punti al 3,59%. Tra i titoli più colpiti i bancari SocGen (-5,61%), Bnp (-4,45%) e Credit Agricole (-4,43%). Sotto pressione anche l’assicurativo Axa (-3,37%) e il colosso della distribuzione Carrefour (-2,6%).