CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Carlo Verdone

Il 17 novembre

Carlo Verdone come Alberto Sordi: sindaco di Roma per un giorno: “Ci sono molte cose che non vanno in città”

Il grande attore e regista parla del suo amore per la Capitale e dice che segnalerà le tante cose che non funzionano

Cronaca - di Stefania Davide - 25 Ottobre 2025 alle 14:32

Come Alberto Sordi. Carlo Verdone sarà sindaco di Roma per un giorno, il prossimo 17 novembre, in occasione del suo 75esimo compleanno. E l’attore ha voluto raccontare il suo rapporto con la città amata.

“Andrò nelle periferie, ci sono tante cose che non vanno”

“Andremo in giro al centro, anche se c’è poco da fare perché il sindaco Gualtieri sta facendo un buon lavoro. Al contrario delle periferie, dove i mezzi pubblici lasciano a desiderare, così come il degrado. Se non dai il buon esempio con dei lavori che iniziano, gli abitanti di quei quartieri continueranno a non curarsi del posto che abitano. Invece, se iniziano a vedere che qualcuno si occupa di loro, magari ameranno di più il loro quartiere. Fare qualcosa per le periferie è essenziale”. Così  Carlo Verdone alla Festa del Cinema di Roma, dove presenta la quarta e ultima stagione di ‘Vita da Carlo’  svela cosa farà da ‘sindaco per un giorno’ il 17 novembre, in occasione del suo 75esimo compleanno. Un ruolo affidato anche ad Alberto Sordi nel 2000 “e questo mi ha molto commosso”.

“Non potrei fare a meno di Roma”

“A Gualtieri dirò che in una traversa di via Cavour, dove abita Sergio Rubini (nel cast della serie) è tutto buio. Anzi è una delle strade più buie di Roma. Per andare a cena da lui è stato un incubo, tre ore per capire dove fossi. Non si leggevano le scritte, c’era la polvere degli Anni 30″, racconta Verdone. Da sindaco vorrebbe anche “migliorare il gusto estetico della città, spesso si dà il via a costruzioni assurde, una di un colore e una di un’altra. Noi siamo il Paese del grande gusto, della pittura e dell’architettura, ma dagli anni 60 in poi siamo diventati orrendi. Dove si può mettere le mani, lo farò volentieri”, assicura. Roma, una città che ama profondamente e che gli ha dato tanto: “Lasciarla? Impossibile. Non sopporto la volgarità, la cagnara, il traffico, ma amo questa città e continuo ad amarla. Se non l’avessi amata, non avrei fatto Un sacco bello, spiega l’attore. 

E ancora. La Capitale “mi ha dato tanto dal punto di vista umano e lavorativo, tante situazioni vissute sono nei miei film. E lo devo a questo grande teatro che erano le piazze di Roma, come Testaccio, San Cosimato e Campo de’ Fiori”. Ogni tanto, però, si prende una pausa da Roma: “Quando non ne posso più di lei, vado nella mia casa in campagna, nella Sabina. Lì mi sento uno sconosciuto e rinasco”…

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Stefania Davide - 25 Ottobre 2025