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Luciana Littizzetto brinda con l’immagine di Mao, ma non c’è niente da ridere (video) FdI: nostalgie sinistre

Non solo D'Alema

Luciana Littizzetto brinda con l’immagine di Mao, ma non c’è niente da ridere (video) FdI: nostalgie sinistre

I Video del Secolo - di Luisa Perri - 22 Settembre 2025 alle 12:34

Luciana Littizzetto è tornata, ma c’è poco da ridere: la rossa comica torinese ha postato un video sui social in cui sorseggia un caffè in una tazzina con l’effigie di Mao Zedong. L’occasione è data da un pranzo in un noto ristorante cinese di Torino, dove la spalla comica di Fabio Fazio ironizza sull’immagine che compare sulla tazzina. Sui social non l’hanno presa benissimo: «Cosa festeggi, Mao?», scrive un utente tra i tanti perplessi dalla scelta.

Nostalgia canaglia di Mao: dopo D’Alema anche Littizzetto

«Sto girando un video, tra l’altro con la tazzina di Mao Zedong – ha dichiarato Luciana Littizzetto nella breve clip postata su Instagram -. Siamo qua al cinese e sta roba qui non mi era mai capitata. Vabbè, io bevo il tè e il caffè insieme. Siamo qua per festeggiare».

Le proteste social non si fanno attendere: «Cosa festeggi, Mao?», commenta un utente su Instagram. Un altro è ancora più categorico. «Mao che ha sterminato milioni di persone! Immaginate ora la Santanché che si prende un espresso a forte dei marmi con Hitler sulla tazzina! Apriti cielo! Ci sarebbe già la Schlein a ballare su un carro in piazza contro la destra», si legge in un altro commento social.

“C’è poco da ridere sul regime comunista”

Un video imbarazzante, che ha scatenato anche alcune reazioni del mondo politico. «La comica Luciana Littizzetto, che posta un video social in cui sorseggia un caffè con l’effigie di Mao Zedong sulla tazzina – commenta la senatrice di FdI Susanna Donatella Campione – probabilmente ignora che quel regime del quale parla allegramente non è materia folcloristica sulla quale ironizzare, né una pagina da consegnare alla storia».

Campione: a quando le celebrazioni di Stalin e Pol Pot

«Basta citare il caso – prosegue la senatrice di Fratelli d’Italia – della giornalista cinese Zhang Zhan che, proprio in queste ore, è stata condannata nuovamente a quattro anni di carcere per aver documentato le fasi iniziali della pandemia da Covid nella città di Whuan. La signora Littizzetto, che si fa portavoce di battaglie sociali di ogni genere, avrebbe dovuto mostrare ai propri follower il volto della giornalista cinese imprigionata anziché quello del sanguinario dittatore comunista. Le nostalgie di Littizzetto, come anche quelle di Massimo D’Alema, in recente ‘pellegrinaggio’ a Pechino, mostrano come da sinistra, in mancanza di leaders ispiratori, si attinga disinvoltamente al pantheon del comunismo mondiale. A quando – chiosa Campione – le celebrazioni nostalgiche per Stalin e Pol Pot?». 

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di Luisa Perri - 22 Settembre 2025