
Paese delle meraviglie rosse
Esponente del Pd preso a sediate: “Il mio aggressore è già libero, a Firenze c’è un problema sicurezza”
Alice nel Paese delle Meraviglie si è trasferita a Firenze: il Pd scopre improvvisamente che esiste un problema sicurezza. Lo apprende all’indomani della notizia che un suo esponente toscano è stato aggredito in piano centro a Firenze, con tanto di sediate sulla schiena: a rimanere vittima dell’aggressione Alessio Calamandrei, ex sindaco Pd di Impruneta. L’aggressore, neanche a dirlo, dopo un’ora era già a piede libero.
Lo sfogo del politico pd: “Mi ha preso a sediate e dopo un’ora era libero”
Come riporta La Nazione, in via Martelli, nella notte tra martedì e mercoledì, un uomo di 32 anni, in evidente stato di alterazione, ha scagliato una bottiglia contro il portone della chiesa di San Giovannino dei Padri Scolopi, poi ha rovesciato due cestini dei rifiuti continuando a urlare insulti. “Non riesco a girarmi dall’altra parte” racconta Calamandrei. Ha chiamato il 112 e ha iniziato a seguire il responsabile descrivendo tutto in diretta. L’uomo, accortosi di essere osservato, lo ha affrontato: “Gli ho detto che ero al telefono con la polizia, lui mi ha insultato e mi ha colpito con una sedia, tirandomi colpi alla schiena e al braccio”. Poco dopo sono arrivate due volanti: una ha fermato l’aggressore, l’altra ha raccolto testimonianze. Per Calamandrei prognosi di sette giorni e un bendaggio al gomito. La delusione, però, è stata un’altra: “Nemmeno un’ora dopo quell’uomo era di nuovo in via Martelli, libero di godersi il fresco della sera. Io invece ero in ospedale con un gomito gonfio come un pallone. Questo dimostra che qualcosa non funziona”.
FdI solidale con Alessio Calamandrei
Sulla vicenda sono intervenuti Jacopo Cellai e Sheila Papucci, capolista e candidata di Fratelli d’Italia nel collegio di Firenze 1. «Firenze non è sicura e l’ennesima prova arriva dal grave episodio che ha visto vittima Alessio Calamandrei, esponente Pd ed ex sindaco di Impruneta, aggredito in via Martelli. Stavolta a raccontare la violenza che attraversa la città non è un ‘fascista‘, come qualcuno nel Pd bollerebbe chi parla di sicurezza, ma un uomo di centrosinistra. Non ci sono più scuse». «Quello che è accaduto — dicono Papucci e Cellai — è inaccettabile e dimostra ancora una volta che a Firenze c’è un problema di sicurezza che va affrontato con serietà. Il Pd invece continua a negarlo o a fare lo scaricabarile, dando la colpa ad altri, che siano il prefetto o il governo». «Questa aggressione – concludono Cellai e Papucci – non è un episodio isolato, ma l’ennesimo campanello d’allarme. Chi governa la città e la Regione da decenni non può più voltarsi dall’altra parte».