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A Bologna regna la mafia dei pusher immigrati: stavolta lo dice l’assessore Pd alla sicurezza

L'ammissione

A Bologna regna la mafia dei pusher immigrati: stavolta lo dice l’assessore Pd alla sicurezza

Politica - di Vittorio Giovenale - 5 Settembre 2025 alle 18:47

Alla Bolognina regna il metodo mafioso dei pusher: lo ammette candidamente Matilde Madrid, assessore alla sicurezza della giunta rossa di Bologna. Quella stessa Bolognina che è rimasta nel cuore dei compagni per la svolta da Partito comunista a Pds. Il quartiere bolognese è ormai nelle mani della criminalità organizzata, per la stragrande maggioranza immigrati nordafricani.

La scoperta improvvisa dell’assessore bolognese: “I pusher hanno fatto un salto di qualità”

Dalle segnalazioni di residenti e commercianti della Bolognina emergono “questioni molto preoccupanti su un salto di scala delle modalità di controllo del territorio da parte di gruppi di spaccio organizzati e strutturati. E quando dico salto di qualità parlo di salto di qualità vero: noi abbiamo parlato di comportamenti mafiosi”, ha ammesso l’assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna,  rispondendo in Question time a Elena Foresti, Francesca Scarano (Fdi), Matteo Di Benedetto (Lega) e Claudio Mazzanti (Pd).

“Alla Bolognina un gruppo criminale mafioso”

Di fronte a questa realtà, “certo che deve andare in strada la pattuglia della Polizia locale con la Polizia di Stato e i Carabinieri- continua Madrid- ma se c’è un gruppo criminale che ha un comportamento mafioso, è sufficiente fare quello che stiamo facendo? Secondo me, no”. Occorre “una comunità coesa che reagisca assieme con le amministrazioni di fianco. Per questo noi abbiamo preso in mano – dice lei – la situazione anche da questo punto di vista. E soprattutto serve lo Stato – sottolinea l’assessore della giunta Lepore – perché le cose si fanno insieme”.

Il centrodestra aveva ragione, ma la giunta Lepore non può dirlo

“Per questo ho detto – ha proseguito l’esponente dem – che la zona rossa è un pannicello caldo quando queste sono le dinamiche. E per questo abbiamo detto che consegneremo in dote alla Procura un quadro informativo sistematizzato, molto eloquente”. Si tratta di segnalazioni raccolte per far sì che chi ha l’autorità, le competenze e le risorse professionali abbia la possibilità di “verificare e approfondire. Anche per giustizia del lavoro di controllo del territorio che in tutto questo tempo le forze dell’ordine e la Polizia locale hanno fatto”, afferma Madrid, “perché tutti, loro stessi anche, hanno un senso di affaticamento per la sensazione di star svuotando il mare con un cucchiaino”.

Un cucchiaino che, si spera, non finisca invece nel kit fornito dal Comune di Bologna ai tossicodipendenti, con il pretesto della riduzione del danno, come la giunta Lepore ha già fatto in modo scellerato con le pipe per il crack.

Con il suo intervento in aula consiliare, l’assessore Madrid ha formalizzato quello che il centrodestra va denunciando da anni. Ricordate la citofonata di Matteo Salvini in un palazzo del Pilastro di Bologna e il famoso “Lei spaccia” per cui fu violentemente attaccato e anche denunciato dalla famiglia tunisina tirata in ballo? La famiglia in questione ha perso la causa con Salvini ed è stata condannata alla fine di un’operazione di polizia: occorre dire per quale reato?

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di Vittorio Giovenale - 5 Settembre 2025