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Spie Cina Usa

Tradimenti a buon mercato

Spie in saldo: la Cina compra segreti Usa a meno di seicento euro al mese. “In pericolo la sicurezza nazionale e degli alleati”

Jinchao Wei, marinaio a bordo della flotta americana, è stato riconosciuto colpevole di aver ceduto informazioni riservate all’intelligence del Dragone: ora dovrà rispondere di spionaggio ai danni del Paese. Rischia l’ergastolo

Esteri - di Alice Carrazza - 22 Agosto 2025 alle 19:27

Altro che James Bond. A Pechino bastano ragazzi da meno di 600 euro al mese per portarsi a casa migliaia di pagine di segreti militari. È quanto emerge dal caso di Jinchao Wei, marinaio americano di origini cinesi, condannato da una giuria federale del distretto sud della California per spionaggio ai danni degli Stati Uniti. Sei capi d’accusa, compresa l’esportazione illecita di informazioni classificati. In cambio: 12.000 dollari spalmati su diciotto mesi. L’equivalente di un affitto a Tor Bella Monaca o di una vacanza a Latina.

Una spia da quattro soldi nella marina Usa

Wei, 25 anni, serviva a bordo della nave d’assalto anfibia Uss Essex. Lavorava come macchinista e disponeva di nulla osta di sicurezza. Aveva accesso diretto a documenti riservati, manuali tecnici, dati operativi e coordinate geografiche di altre unità della flotta del Pacifico. Tutto trasmesso, con scrupolo e costanza, a un misterioso “Fratello Andy”, un funzionario dell’intelligence cinese che lo aveva agganciato nel febbraio 2022 tramite i social. Non un agente travestito da diplomatico, ma un presunto appassionato di navi militari, impiegato presso la China shipbuilding industry corporation, ovviamente statale.

Wei sapeva perfettamente con chi aveva a che fare. Ne aveva parlato con un collega, convinto fin dall’inizio che dietro “Andy” si celasse lo spionaggio cinese. Ma non per questo si era fermato. Tra marzo 2022 e agosto 2023 – mese del suo arresto – ha continuato a scambiare messaggi criptati, ricevere nuovi telefoni e computer dal suo contatto e inviare materiali riservati in quantità industriali. Piani di manutenzione, schemi dei sistemi di desalinizzazione, architettura dei sistemi d’arma, fotografie sensibili delle navi.

La madre, complice morale

Durante il processo, i pubblici ministeri hanno mostrato tutto, anche le registrazioni vocali. Non solo con “Fratello Andy”, ma anche con la madre. «Altri cinesi che prestano servizio nella Marina statunitense stanno ancora cercando di capire come guadagnare qualcosa in più, facendo i tassisti. Io invece sto solo facendo trapelare segreti», scriveva Wei. La risposta materna? «Ben fatto!».

Tradimento e sentenza

Reclutato mentre era ancora in attesa della cittadinanza americana, Wei è diventato simbolo di una guerra non dichiarata. «Le azioni dell’imputato rappresentano un tradimento eclatante della fiducia riposta in lui come membro delle forze armate statunitensi», ha dichiarato il procuratore Adam Gordon. «Scambiando segreti militari con la Repubblica popolare cinese in cambio di denaro, ha messo in pericolo non solo la vita dei suoi compagni marinai, ma anche la sicurezza dell’intera nazione e dei nostri alleati».

Il verdetto è stato emesso ieri. Il 1° dicembre sarà il giorno della sentenza. Wei, ora, rischia l’ergastolo.

Non un caso isolato

Il suo non è un caso isolato. Con lui era stato arrestato anche il sottufficiale Wenheng Zhao, altro cittadino americano di stirpe orientale. L’accusa? Aver venduto per 14.800 dollari fotografie, schemi elettrici e i piani operativi per una massiccia esercitazione nel Pacifico. E anche dettagli su un sistema radar posizionato a Okinawa, in Giappone. Zhao è stato già condannato a 27 mesi di carcere.

L’Occidente indebolito da un bonifico

Il dato che emerge da questi casi resta, tuttavia, disarmante: bastano pochi spicci per comprare silenzi e segreti. Altro che ideologie, altro che spie da Guerra Fredda. L’America si scopre vulnerabile non ai missili ipersonici, ma all’offerta di un bonifico. La Cina non arruola superuomini, né ha bisogno di hacker sovrumani: le bastano giovani impiegati sottopagati e una moneta forte. Il nemico oggi non entra nei bunker. Entra nelle chat.

 

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di Alice Carrazza - 22 Agosto 2025