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Sfilata col burkini a Marina di Carrara: donne “mascherate” sul palco durante la festa dell’ospitalità (video)

L'Islam oscurantista

Sfilata col burkini a Marina di Carrara: donne “mascherate” sul palco durante la festa dell’ospitalità (video)

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 9 Agosto 2025 alle 15:54

Adesso l’islam si reinventa glamour e cerca persino di conquistare il mondo della moda. Lo dimostra l’ultima sfilata intitolata “Terànga” al festival dell’ospitalità che ha avuto luogo a Marina di Carrara nei giorni scorsi, dove alcune donne hanno indossato sul palco il burkini disegnato e prodotto dalla stilista Hind Lafram. La donna, che ha pubblicato su Instagram il video della sfilata, si vanta di aver inventato “il primo brand per donne musulmane made in Italy, ma vesto tutte le donne del mondo”.

Insomma, un tentativo di sdoganare un capo d’abbigliamento che nella maggior parte dei Paesi arabi rappresenta una sottomissione per le donne, piegate alla legge islamica della Shari’a. Sulla questione è intervenuta l’europarlamentare della Lega Silvia Sardone, spiegando che “Non è così che si favorisce l’integrazione, danneggiando invece la lotta di tante donne che vogliono liberarsene (del burkini ndr), senza dimenticare le numerosissime storie di ragazze che, purtroppo, hanno perso la vita o hanno rischiato di perderla per aver osato vivere all’occidentale”.

 

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Sfilata col burqini a Marina di Carrara, Sardone : “Non è un segno di libertà”

“Possiamo certamente discutere sull’importanza della condivisione e della conoscenza di altre culture – ha proseguito l’eurdeputata del Carroccio – ma presentare il burqini come simbolo di integrazione mi sembra francamente fuori luogo”. Poi ha aggiunto: “Il burqini, essendo un costume da bagno femminile che copre interamente il corpo, rappresenta, al pari dei veli islamici integrali, un simbolo di non libertà per le donne”. Per questo motivo Silvia Sardone si chiede “se sia giusto, in eventi pubblici, pubblicizzare veli o burqini”. Quella sulla libertà femminile “è una battaglia che porto avanti da anni, anche in Europa, dove per lungo tempo sono state promosse campagne di comunicazione con donne musulmane velate. Deve essere chiaro a tutti che il velo islamico non va valorizzato positivamente come simbolo della cultura islamica“.

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di Gabriele Caramelli - 9 Agosto 2025