
Cantante sotto tiro
Rose Villain accusata di “grillicidio”: l’insetto ucciso sul palco scatena la delirante protesta degli animalisti (video)
Gli haters si scatenano parlando di "assassinio" per la soppressione dell'insetto. Di questo passo non potremo più uccidere scarafaggi, zanzare o topi senza essere tacciati di abominio
Succede che Rose Villain, una delle cantanti emergenti, faccia un concerto ad Ascoli Piceno e venga improvvisamente disturbata da un grillo. La sua reazione impulsiva, (“Che c…è?”) e spaventata ha fatto il giro dei social. La stessa cosa stranamente accaduta a Jennifer Lopez, dall’altro lato del continente. Rose si è fermata e il grillo, che pare fosse di enorme dimensioni, è stato ucciso. E qui, apriti cielo. Sui social si sono scatenati una marea di haters che hanno incredibilmente attaccato sia la cantante che i responsabili dell'”omicidio”.
I commenti assurdi: “Assassini”
Come improvvisi tibetani, fautori della sacralità assoluta di ogni essere vivente, sui social si sono scatenati commenti inconcepibili. Contro Rosa Villain e contro gli “assassini” di un “povero insetto”. Su Instagram, due commenti hanno superato ogni concorrenza. In uno c’è scritto che, “chi ha ucciso quel povero animale deve vergognarsi”, in un altro ancora che, “Rosa Villain si porterà sulla coscienza(!) l’uccisione di un animale innocente”.
La deriva di un animalismo delirante
Se la stampa estera ci descrive come un popolo che, “vizia gli animali e dimentica i bambini” qualcosa di vero ci deve pur essere. L’animalismo è una cosa bella: cani, gatti, sono diventati ormai compagni abituali della nostra vita. Cosi come il rispetto per ogni essere vivente. Le recenti leggi sull’inasprimento delle pene per chi maltratta gli animali sono un esempio di civiltà. Ma qui si passa oltre: verso il delirio.
Ogni scarrafone è bell a mamma soja
Il detto napoletano, da cui Pino Daniele trasse una bella canzone, sembra la metafora di questa deriva. Se troviamo scarafaggi , topi, o formiche, oppure grilli o vespe, zanzare dovremmo fare come i monaci tibetani: noli me tangere.
Come gli assistenti del concerto di Rosa Villain siamo tutti assassini quotidiani e seriali. Quando puliamo i balconi dalle insidie delle formiche o, come succede nelle città umide, eliminando gli scarafaggi. O uccidiamo le zanzare e le vespe che ci pungono. E’ la triste legge dei social?
Un’arca di Noè virtuale
Uccidere un agnello per mangiare o ucciderlo per crudeltà non ha lo stesso significato. Eppure il risultato è uguale. L’animalismo dogmatico celebra a ogni Pasqua l’anatema contro “gli assassini degli agnellini” che riporta al Silenzio degli innocenti. Un conto è essere vegani o vegetariani, per scelta etica o dietetica, un altro è capovolgere le leggi evolutive. L’uomo è cacciatore, ma di carne che gli serve per sopravvivere. Qui è come se fossimo a una novella Arca di Noè: salvare tutte le specie in vista della fine del mondo.
Gli insetti sono indispensabili ma ci fanno schifo
Anche gli insetti sono indispensabili per la catena naturale. Alcuni, come le api, ancora di più. Altri esercitano comunque un ruolo, Ma ci fanno schifo. Da sempre. E per sempre cercheremo di sopprimerli quando ce li troveremo di fronte. In questo siamo tutti assassini.