
L'annuncio
Marco Belinelli dice addio al basket a 39 anni: vinse l’Nba, il più grande di sempre e l’uomo dei tre punti
Fu scelto nel 2007 al draft e sette anni dopo vinse con gli Spurs il trofeo più ambito. Il suo rimpianto rimane la medaglia olimpica mancata
Marco Belinelli dice basta. A 39 anni il bolognese, forse il più grande cestista della nostra storia, dice addio al parquet, dopo una grande carriera. Culminata con il sigillo più importante: l’anello Nba. L’unico italiano a vincere il campionato più importante del pianeta.
Una grande carriera
Nel corso della carriera ha vinto inoltre tre campionati italiani, uno con la Fortitudo Bologna e due con la Virtus Bologna, una Supercoppa italiana con la Fortitudo, venendo nominato MVP di quest’ultima, e tre con la Virtus nonché, ancora, una Coppa Italia e una EuroCup sempre con la Virtus Bologna. Per finire, con 2 258 punti segnati in 154 partite, è il quarto miglior realizzatore nella storia della Nazionale italiana.
La chiamata americana
Belinelli viene selezionato con la 18ª scelta assoluta al Draft NBA 2007 dai Golden State Warriors, ed è il primo e unico italiano ad aver vinto il titolo NBA (nella stagione 2013-2014 con i San Antonio Spurs), oltre che l’NBA Three-point Shootout (vinto durante l’NBA All-Star Weekend 2014).
Micidiale nel tiro da tre
Micidiale nel tiro da tre, dove è considerato uno dei migliori in assoluto, è rimasto nel cuore di tanti cestisti americani. Jaylen Brown lo ha definito l’avversario più duro da marcare: “Ogni volta che ci giocavo contro mi faceva impazzire. Non smetteva mai di muoversi e mi toccava inseguirlo per tutto il campo, dietro ogni blocco“. Gli Spurs invece avevano reso omaggio all’azzurro lo scorso giugno, preannunciando il suo ritiro: “Iniziata e finita in Italia, siamo grati che tu abbia avuto qualche fermata a San Antonio nel mezzo. Congratulazioni per una carriera straordinaria, sarai sempre un campione Marco Belinelli“.
Il rimpianto di una medaglia olimpica
Proprio nel periodo in cui invademmo l’America, con lui ma anche con Bargnani e Gallinari, non siamo più riusciti ad andare sul podio alle Olimpiadi, dopo la finale del 2004 ad Atene. E quella medaglia mancata rimane il rimpianto più grande di Marco. Grazie per tutto.