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Il killer di Minneapolis è stato identificato in Robin Westman di 23 anni

L'identikit e le indagini

I video prima della strage e le scritte contro Trump e Israele: chi era Robin Westman, il killer di Minneapolis

Nato Robert, il 23enne aveva chiesto il cambio di nome. Sui caricatori dei fucili slogan che inneggiavano alla morte del presidente Usa e sul diario frasi in russo. La polizia indaga per terrorismo interno e crimini d'odio contro la comunità cattolica

Esteri - di Eleonora Guerra - 27 Agosto 2025 alle 22:12

«Uccidi Donald Trump», «Israele deve cadere» e «per i bambini» scarabocchiate su riviste di armi e sui caricatori dei fucili. Sono le scritte che appaiono, secondo quanto riferisce il New York Post, in un video che si ritiene sia stato pubblicato dal killer della strage alla Annunciation Catholic School di Minneapolis, perpetrata mentre era in corso la messa per l’inizio dell’anno scolastico, uccidendo due bambini di 8 e 10 anni e ferendo 17 persone, delle quali 14 minorenni. La polizia lo ha identificato come Robin Westman, 23 anni, figlio di una donna che ha lavorato nella scuola fino al 2021, quando è andata in pensione. Secondo le prima informazioni, il giovane, che si è suicidato subito dopo l’assalto, non aveva precedenti noti.

Il cambio di nome di Westman da Robert a Robin

Nato come Robert, Westman, secondo quanto emerso, aveva presentato domanda nella contea di Dakota per cambiare il suo nome di nascita in Robin, secondo i documenti del tribunale ottenuti dal notiziario del Minnesota. La richiesta era stata accolta nel gennaio 2020, riporta il Guardian.

Le scritte sui caricatori e le frasi in russo sul diario

La stampa Usa riferisce anche che il diario di Westman aveva annotazioni in inglese e in russo. Le indagini sul caso sono per «atti di terrorismo domestico» e «crimini legati all’odio» contro la comunità cattolica. Ancora il New York Post riferisce che in un video postato prima della strage, Westman avrebbe parlato della sua volontà di «colpire un grande gruppo di bambini che rientrano dalla ricreazione sia il mio piano migliore». «Da lì posso entrare e uccidere, andando avanti finché posso», avrebbe aggiunto, mostrando poi in altri video delle armi, tra cui un fucile semiautomatico e un fucile a pompa, con scritte contro Trump sui caricatori. Durante l’assalto Westman era armato con un fucile, un fucile a pompa e una pistola.

L’ossessione per le stragi

Dai vari video, ora al vaglio della polizia, emergerebbe una ossessione per le stragi, con riferimenti a quella all’istituto elementare Sandy Hook, in Connecticut, avvenuta il 14 dicembre del 2012 e costata la vita a venti bambini e sei adulti.

Trump ordina le bandiere a mezz’asta

Donald Trump ha ordinato che le bandiere americane siano esposte a mezz’asta. «In segno di rispetto per le vittime degli insensati atti di violenza perpetrati a Minneapolis, ordino con la presente che la bandiera degli Stati Uniti venga esposta a mezz’asta alla Casa Bianca e su tutti gli edifici e terreni pubblici, in tutte le postazioni militari e stazioni navali e su tutte le navi da guerra del governo federale nel Distretto di Columbia e in tutti gli Stati Uniti, nei suoi territori e possedimenti fino al tramonto del 31 agosto 2025», si legge nella dichiarazione che dispone bandiere a mezz’asta per lo stesso periodo di tempo anche «in tutte le ambasciate, le legazioni, gli uffici consolari e le altre strutture degli Stati Uniti all’estero».

Il dolore e le preghiere del Papa

Il Papa ha fatto arrivare la propria «vicinanza spirituale» alle vittime di questa «terribile tragedia». Papa Prevost, evidenziando il «momento estremamente difficile», ha affidato «le anime dei bambini deceduti all’amore di Dio onnipotente», pregando «per i feriti , per i soccorritori, per il personale medico e il clero che si prende cura di loro».

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di Eleonora Guerra - 27 Agosto 2025