CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Antonio Guidi

Il ddl presentato da Guidi

Disabilità in Costituzione, la proposta di Fratelli d’Italia che ‘rischia’ il consenso bipartisan

Verrebbe modificato l'articolo 3. Il testo è stato firmato anche da esponenti del centrosinistra e rappresenta un passo in avanti di civiltà notevole

Politica - di Stefania Davide - 5 Agosto 2025 alle 19:13

Inserire la parola disabilità sulla nostra Carta. Questo l’obiettivo del disegno di legge presentato dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Guidi e che attualmente è in esame in commissione Cultura.

Cosa prevede il ddl costituzionale?

Il provvedimento, per la precisione, mira a inserire all’articolo 3 della Costituzione la disabilità tra le cause di discriminazione e di sostituire la parola “minorati” con “persone con disabilità” all’articolo 38 così da allineare il linguaggio agli standard internazionali. “La disabilità non è un limite individuale ma una condizione relazionale che chiede risposte politiche, culturali e sociali adeguate. E da oggi lo facciamo con più forza”, ha spiegato Guidi secondo cui “la Costituzione deve parlare a tutti e per tutti”. In pratica, per il senatore di Fratelli d’Italia, “inserire la disabilità tra le condizioni che generano discriminazione è un atto di giustizia sociale, ma anche un’evoluzione del nostro sistema democratico”. Secondo Guidi, infatti, “la Costituzione evolve insieme alla società” e, dopo avervi inserito l’ambiente e lo sport, è giusto che sia inclusa anche la disabilità come “parte della pluralità umana”.

Il confronto parlamentare in corso

Il disegno di legge costituzionale intitolato “modifiche agli articoli 3 e 38 della Costituzione in materia di diritti delle persone con disabilità” ha visto l’adesione di tantissimi senatori di centrodestra, ma è stato firmato anche da alcuni senatori dell’opposizione: Orfeo Mazzella (M5S), Pier Ferdinando Casini (Pd), Graziano Delrio (Pd), Filippo Sensi (Pd), Marco Lombardo (Misto), Ivan Scalfarotto (IV), Daniela Sbrollini (IV). Ma non solo. In commissione Affari sociali, il ddl ha ricevuto un consenso trasversale. Senatori di maggioranza e opposizione come Ignazio Zullo di Fratelli d’Italia, Annamaria Furlan di Italia Viva, Orfeo Mazzella del M5S, Maria Cristina Cantù della Lega hanno espresso giudizi favorevoli, sottolineando la portata simbolica e concreta della riforma. La proposta di parere favorevole, avanzata dal relatore Francesco Silvestro, è stata approvata con il solo voto di astensione del Pd perché la senatrice Susanna Camusso ha espresso perplessità in merito come limite visto “l’appiattimento della persona in ragione dell’identità prevalente”.

Possibile l’approvazione congiunta

Nel corso dell’esame in commissione Cultura, la relatrice Giusy Versace ha presentato il testo, evidenziando il valore del passaggio all’espressione “persone con disabilità” e la rilevanza del riconoscimento antidiscriminatorio in Costituzione, mentre il senatore del Pd Francesco Verducci ha chiesto un rinvio tecnico per consentire un esame congiunto con una proposta parallela avanzata dal proprio gruppo, con un ddl che interviene solo sull’articolo 38. La relatrice e la presidenza della commissione hanno accolto tale richiesta, rinviando la conclusione dell’esame. Possibile e auspicabile l’approvazione congiunta. Con le due letture previste e a maggioranza qualificata la norma entrerebbe direttamente nella Carta.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Stefania Davide - 5 Agosto 2025