CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

serial killer gatti

C'è anche l'ipotesi del lupo

Cogne, è caccia al serial killer dei gatti: 25 i felini uccisi in val d’Aosta in poche settimane

Gli inquirenti cercano di capire se a uccidere sia stato un uomo o se si tratti di un'azione predatoria naturale. Offerta una ricompensa di mille euro a chi darà informazioni utili

Cronaca - di Paolo Desideri - 7 Agosto 2025 alle 19:10

E’ caccia al ‘serial killer’ dei gatti di Cogne dopo la scomparsa di 25 felini in poche settimane. Uomo o animale che sia. Un paio sono stati trovati morti dentro dei sacchetti di plastica, di un altro è stato recuperato solo il collare con gps in un prato, i restanti sono spariti nel nulla. Cinque le denunce che sono state presentate ai carabinieri e che hanno fatto scattare un’inchiesta da parte della procura di Aosta. Il perimetro delle sparizioni si concentra in due zone del paese: nel centro storico e nella frazione di Lillaz, qualche chilometro più a monte.

Le morti dei gatti nel giro di un mese

Tutto è avvenuto in poco più di un mese, tra la fine di giugno e la fine di luglio. Per aiutare gli inquirenti è entrata in azione anche l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), che ha annunciato di aver ‘assunto’ un profiler per tracciare l’identikit psicologico del presunto responsabile della scomparsa dei gatti. Inoltre è stata istituita una ricompensa di 1.000 euro: “Sarà pagata a chi con la sua denuncia rilasciata alle forze dell’ordine aiuterà ad individuare e far condannare in via definitiva il responsabile di questi fatti criminosi” spiegano gli animalisti. Intanto in giro per il paese di gatti non se ne vede neanche uno.

La paura serpeggia nel paese: i gatti tenuti chiusi in casa

Chi ha un felino domestico lo tiene chiuso in casa. “Lo faccio per sicurezza”, ha spiegato una donna che vive a pochi passi dalla chiesa del paese, noto alle cronache per il delitto del piccolo Samuele ad opera di Annamaria Franzoni.. La maggior parte delle sparizioni è avvenuta nelle case più vicine al bosco, ai margini del centro abitato. Non si può quindi escludere che si tratti di predazioni animali: siamo all’interno del Parco nazionale del Gran Paradiso ed è sempre più frequente avvistare dei lupi.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Paolo Desideri - 7 Agosto 2025