
Inchiesta della Bbc
Adottavano gatti per seviziarli, ucciderli e poi scambiarsi i video raccapriccianti: sgominata la rete dell’orrore
Una buona notizia: arrestato un 17enne britannico, condannato a un anno in un centro di detenziona giovanile per le atrocità con tro due gattini ritrovati orrendamente mutilati in un parco di Londra
La Bbc ha scoperto in un’inchiesta giornalistica dai particolari definiti “estremamente inquietanti”: una rete internazionale che condivide online video di gatti, spesso cuccioli, sottoposti a torture inenarrabili e uccisi. Secondo l’emittente pubblica del Regno Unito il network, che sfrutta in molti casi un’applicazione di messaggistica crittografata per comunicare, include membri britannici, oltre che di molti altri Paesi, ed è nato in Cina per poi diffondersi nel resto del mondo. Un orrore che coinvolge molti giovani baby torturatori. Migliaia di persone sarebbero coinvolte in queste attività che violano le leggi in vigore in molti Stati per la protezione degli animali: vengono pubblicate, condivise e anche vendute le immagini coi mici seviziati fino alla morte. Barbarie nella barbarie: viene anche suggerito di adottare i gatti per poi sottoporli a ogni tipo di tortura.
Inchiesta partita dopo le torture di due adolescenti su un gatto
L’indagine della Bbc arriva è partita dopo che due adolescenti britannici (di cui uno già condannato a un anno di carcere in un centro di detenzione giovanile) hanno ammesso di aver torturato e ucciso due gattini in un parco a Ruislip, nel nord-ovest di Londra, a maggio. La polizia è andata a fondo e ha scoperto questa rete globale finita al centro dell’inchiesta condotta dalla Bbc. La diffusione del network è stata documentata dagli attivisti per i diritti degli animali dell’associazione Feline Guardians. Sono stati individuati 24 gruppi quest’anno, il più grande dei quali conta oltre mille membri. Si ritiene che il torturatore più attivo abbia filmato l’uccisione di oltre 200 gatti.
Gatti adottati, torturati e uccisi
Adottati, torturati e poi uccisi. Il tutto avanti a una telecamera pronta a filmare i tanti gatti – anche di pochissimi mesi – seviziati. I video mostrano particolari raccapriccianti. Gattini colpiti, feriti, sventrati o lasciati morire di stenti in piccole gabbie. Svolte sempre avanti all’obiettivo della telecamera.
L’inchiesta della Bbc arriva dopo che due adolescenti britannici hanno ammesso di aver torturato e ucciso a maggio di quest’anno due gattini in un parco a Ruislip, nel nord-ovest di Londra. Ma oltre ai media inglese, la diffusione del network è stata documentata anche dagli attivisti per i diritti degli animali dell’associazione Feline Guardians. Un lavoro congiunto che ha consentito di individuati 24 gruppi attivi solo quest’anno. Il più grande dei quali conta oltre 1.000 membri. Tra questi il torturatore più attivo ha filmato l’uccisione di oltre 200 gatti.
E intanto arriva una buona notizia. Un 17enne britannico è stato condannato a un anno di carcere in un centro di detenzione giovanile per aver torturato in modo «sadico» e ucciso due gattini, ritrovati a maggio in condizioni atroci in un parco nella zona nordoccidentale di Londra. La sentenza è stata inflitta dalla giudice Hina Rai, della London’s Highbury Court, lo stesso tribunale dove sarà indicata in separata sede la pena per una ragazza della stessa età indicata come complice dell’imputato principale.