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Istat, cresce la fiducia dei consumatori italiani ma la spada di Damocle dei dazi scoraggia le imprese

I dati

Istat, cresce la fiducia dei consumatori italiani ma la spada di Damocle dei dazi scoraggia le imprese

Economia - di Robert Perdicchi - 25 Luglio 2025 alle 13:29

A luglio 2025 si stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 96,1 a 97,2): lo rileva l’Istat, secondo cui l’indice composito del clima di fiducia delle imprese cala da 93,9 a 93,6 soprattutto a causa della possibile introduzione dei dazi tra Usa e Italia.
I commenti delle associazioni di categoria sono alquanto positivi, sul fronte dei consumi, meno su quello delle imprese.
“Grazie all’arrivo dell’estate il clima di fiducia dei consumatori inverte la rotta e segna una decisa crescita rispetto a giugno, con un netto miglioramento delle opinioni sulla situazione personale, corrente e futura – spiega il Codacons – Male invece le imprese che, dopo due mesi positivi, registrano una fiducia in diminuzione, ad eccezione dei servizi turistici per i quali, proprio grazie al periodo estivo, si stima un deciso aumento dell’indice. Sulla fiducia di famiglie e imprese, tuttavia, pesa come un macigno la scure dei dazi annunciati dal governo americano – avverte il Codacons – Una possibile guerra commerciale tra Usa e Ue e le crescenti tensioni geopolitiche internazionali rappresentano in serio pericolo e potrebbero nelle prossime settimane influire non solo sulle aspettative di consumatori e imprese, ma anche sull’economia italiana, portando ad un peggioramento di tutti gli indici”.

Istat, Confesercenti e Confcommercio apprezzano i dati sulla fiducia, ma…

Secondo Confesercenti “il dato si presta a una lettura palindroma: da destra o da sinistra il risultato è comunque leggermente positivo, ma al centro resta il valore che preoccupa. Nel mezzo ci sono infatti le attese sulla situazione economica del Paese, che continuano ad essere negative. Guardando ai settori principali del terziario, emergono segnali incoraggianti: i servizi turistici guadagnano 6 punti e il commercio sale di 3,8, trainato dalla distribuzione tradizionale che mette a segno un aumento di 4,6 punti”. Infine Confcommercio: “La fiducia di famiglie e imprese a luglio testimonia ancora una volta la capacità di tenuta della nostra economia che, nonostante tutti gli allarmi, continua a muoversi su un sentiero di crescita, seppure moderata. Le famiglie mostrano apprezzabili segnali nell’auto-percezione della propria condizione familiare attuale e futura, gli aspetti più rilevanti della composizione dell’indice del clima complessivo. Ciò potrebbe preludere a una ripresa della domanda per consumi, davvero necessaria per sostenere il Pil in questo frangente. Sembra che le imprese percepiscano come concreta la suddetta possibilità. Infatti, dentro il marginale ripiegamento del sentiment degli imprenditori, segnali molto positivi emergono presso le attività più strettamente legate alla spesa delle famiglie: nella manifattura per i beni di consumo, nel commercio e nel turismo”.

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di Robert Perdicchi - 25 Luglio 2025