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Bambina di 11 anni cacciata dal ristorante a Pescara per i vestiti della Lazio. I biancocelesti la invitano a Formello

La sventura e la sorpresa

Bambina di 11 anni cacciata dal ristorante a Pescara per i vestiti della Lazio. I biancocelesti la invitano a Formello

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 3 Luglio 2025 alle 09:55

Un ristorante di Pescara ha vietato l’ingresso una bambina di 11 anni e alla sua famiglia. Il motivo della discriminazione? la piccola indossava il cappellino e la maglietta della Lazio. Il papà, come riportato da Roma today,  ha raccontato sui social le dinamiche dello spiacevole avvenimento: «Dopo aver percorso 9 chilometri in bici, io, mia moglie e le mie figlie ci fermiamo davanti al ristorante che ci aveva attratto dal buon profumo di frittura. Notiamo subito il proprietario che ci guardava con occhi malefici e borbottava». Poi ha aggiunto: «Da lontano ci invita a spostare le bici da lì perché di colore celeste, abbiamo sorriso e mentre finivano di mettere i lucchetti alle bici, nostra figlia si avvicina all’ingresso del ristorante e il gentiluomo le dice che non può entrare nel suo locale perché indossava un cappello e la maglia della Lazio».

Bambina cacciata da un locale per la maglietta e il cappello della Lazio

Il club di Serie A, dopo essere venuto a conoscenza dell’accaduto, ha pubblicato una lettera sui social in cui invitava l’11enne a visitare l’impianto sportivo biancoceleste. Cara Emma, abbiamo letto la tua storia e ci ha colpito profondamente – si legge all’inizio post -, non riusciamo nemmeno a immaginare quanto sia stato brutto sentirsi dire di non poter entrare in un locale solo perché indossavi con orgoglio il cappellino e una maglietta con i colori della tua amata Lazio». Poi la sorpresa: «Per questo, abbiamo pensato di invitarti a Formello, nel cuore della nostra casa, per stare insieme alla squadra, allo staff e a chi lavora ogni giorno per rendere speciale questa maglia. Sarai la benvenuta perchè chi ama la Lazio è parte integrante della nostra storia. Ti aspettiamo a braccia aperte. Con affetto, S.S. Lazio».

Dopo la Lazio, anche il Pescara ha manifestato la sua solidarietà

Anche il Pescara calcio ha scelto di manifestare la propria solidarietà alla giovane sostenitrice della Lazio: «Negare l’ingresso in un locale della nostra città a una bambina per la sua fede calcistica è un gesto che non ha alcuna giustificazione. Cara Emma, ci dispiace per ciò che hai vissuto».

 

 

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di Gabriele Caramelli - 3 Luglio 2025