
i dati del 2024
Bullismo, vittima un giovane su tre. Valditara e Roccella: “Governo impegnato nella prevenzione”
I due ministri hanno sottolineato le linee guida che l'esecutivo metterà in campo per contrastare il fenomeno che circola anche nella rete
La Giornata contro il bullismo fa registrare i dati raccolti dall’Istat e l’impegno concreto da parte del governo Meloni per contrastare un fenomeno che incide prevalentemente sull’adolescenza. Con un terzo dei giovani vittima di angherie.
I dati Istat
Nel 2023 il 34% dei giovani 11-19enni ha subìto comportamenti vessatori online almeno una volta nel corso dei 12 mesi precedenti la rilevazione, il 7,8% ne è rimasto vittima più volte al mese. È l’8,9% dei maschi a dichiararsi bullizzato online più volte al mese, contro il 6,6% delle femmine. È quanto contenuto nel rapporto dell’Istat “Bullismo e cyberbullismo nei rapporti tra i ragazzi”, presentato oggi a Palazzo Chigi alla presenza dei ministri Eugenia Roccella e Giuseppe Valditara e con il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, e la direttrice del Dipartimento per le Statistiche sociali e demografiche, Cristina Freguja.
Valditara: “Linee guida contro il bullismo”
Il ministro della pubblica Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo all’incontro, ha precisato come i governo «abbia introdotto nelle nuove linee guida sull’educazione civica, entrate in vigore a settembre dello scorso anno, e messo al centro di queste linee guida il tema della cultura del rispetto, della lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, come tema prioritario. Non dimentichiamolo mai: non si esauriscono nelle famose 33 ore, ma, essendo interdisciplinari, vanno a innervare il contenuto di tutti i programmi, in modo molto trasversale».
La giornata contro il bullismo, Roccella: “La famiglia sia educante”
Non solo. Perché quello «che emerge anche da questa ricerca dell’Istat è che, alla fine, si torna sempre alla famiglia. Si torna sempre all’emergenza educativa». Cosi, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. «E non è un caso – ha proseguito Roccella – che al Sud ci sia un po’ meno la tendenza al bullismo, perché probabilmente resistono ancora le reti parentali».
Telefono Azzurro: raccolti 118 casi
«I dati sul bullismo e il cyberbullismo tra i giovani presentati oggi dall’Istat presentano un fenomeno allarmante, ma parziale. La rilevazione infatti si riferisce al 2023, ma è evidente che sono in fortissimo aumento tutte le forme di cyberbullismo e di violenza digitale in rete. Tutto questo, rende lo scenario molto più complicato rispetto a quello analizzato dal report, dal momento che si assiste ad un forte spostamento del fenomeno sul digitale» – afferma Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro. L’associazione lo scorso anno ha gestito 118 casi, 14 dei quali avvenuti in rete.
Lo psicoterapeuta: “La Rete sia rigida “
Per lo psicoterapeuta Giuseppe Femia, dell’Apc di Roma, «la prevenzione del bullismo riguarda il concetto di comunità: la famiglia, la scuola, ma anche le responsabilità degli operatori della Rete che devono essere rigidi nell’applicazione di norme stringenti che vietino qualsiasi forma di sopraffazione», «oltre che un progetto preventivo di psico-educazione in relazione al rispetto e alla comprensione dell'”altro” e di conoscenza delle conseguenze psichiche del bullismo».