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Garlasco, nuova udienza. Focus sul dna di Sempio e le impronte delle “gemelle K”. Si torna in aula il 24 ottobre

Chiara Poggi

Garlasco, nuova udienza. Focus sul dna di Sempio e le impronte delle “gemelle K”. Si torna in aula il 24 ottobre

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 16 Maggio 2025 alle 13:48

“Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”. Questo sarebbe uno dei 280 messaggi che, stando al settimanale Giallo, si troverebbe agli atti della nuova indagine della Procura di Pavia sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 e per il quale Alberto Stasi, suo fidanzato all’epoca dei fatti, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Questi messaggi sarebbero stati “inviati anni fa da Paola Cappa a un suo amico di Milano”. Finora la cugina della vittima, assieme alla gemella non è mai stata indagata. Entrambe sono diventate famose per il fotomontaggio lasciato davanti alla villetta di via Pascoli a Garlasco all’indomani dell’assassinio della cugina Chiara Poggi.

Garlasco, al via l’incidente probatorio a Pavia

Intanto al via a Pavia la seconda udienza dell’incidente probatorio della nuova inchiesta che vede indagato per omicidio in concorso Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Oggi i periti – la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, entrambi poliziotti della Scientifica a Milano – dovranno stabilire se la traccia genetica trovata sulle unghie della vittima sia compatibile con il patrimonio genetico di Sempio.  In un’inchiesta che non risparmia sorprese quotidiane anche oggi in aula si preannunciano scintille. Il gip di Pavia Daniela Garlaschelli al termine della discussione tra le partie accoglie la richiesta di ‘allargare’ quanto più possibile la ricerca per evitare – tra qualche anno – di ritrovarsi ad analizzare ancora tracce e reperti del delitto di quasi 18 anni fa.

La perquisizione in casa di Sempio a Voghera

Dopo una perquisizione in casa di Sempio a Voghera, i carabinieri di Milano sono andati via con uno scatolone di cose su cui lavorare, mentre altre ancora sono state acquisite nell’abitazione dei genitori. Il decreto di perquisizione esibito mirava ai documenti cartacei e informatici (fotografie, filmati, file audio, appunti, chat e email, ma anche telefoni cellulari, tablet, computer, pen drive, hard disk)  del periodo dell’omicidio di Chiara Poggi. “O comunque utili a ricostruire i rapporti tra la vittima, l’indagato e la sua cerchia di amici, le abitudini di vita dell’indagato all’epoca dei fatti, la frequentazione di casa Poggi, e ogni altro elemento utile a collocare l’indagato sulla scena del crimine in eventuale concorso con terzi”.

Andrea Sempio e la ripartenza sul caso di Chiara Poggi

L’indagine su Andrea Sempio riparte da tre impronte senza nome sul cartone di due pizze e un dna maschile che finora è stato ritenuto inaffidabile. Dopo la perquisizione l’amico del fratello di Chiara Poggi è stato convocato in caserma per delle semplici formalità. Sono infatti 60 le impronte ritrovate a Casa Poggi subito dopo il delitto. Gli investigatori hanno dato un nome a tutte, tranne a tre tracce sui cartoni delle due pizze mangiate dalla vittima e dal fidanzato la sera prima dell’omicidio.

L’analisi dei periti e le discordanze

Adesso, i periti nominati dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli dovranno determinare  se la traccia genetica rinvenuta sulle unghie di Chiara Poggi sia compatibile con il patrimonio genetico dell’amico del fratello della vittima. La traccia prelevata a Sempio lo scorso 13 marzo potrebbe restituire il match. Eppure, il cromosoma Y presente sui frammenti delle unghie della vittima non è identificativo: indica solo la linea paterna e non è databile. È quindi difficile che l’elemento possa bastare da solo per formulare le accuse contro il giovane che frequentava la villetta di via Pascoli.

Le “gemelle K” torna  alla ribalta nel caso

Anche le “gemelle K”, Stefania e Paola Cappa, sono tornate alla ribalta nella nuova indagine. L’esposizione mediatica e l’odio social sono in contrasto con la mancanza di indizi contro di loro che, come riporta Adnkronos, sono assolutamente estranee a quanto accaduto quasi 18 anni fa. Stefania Cappa ha raccontato il perché di quella foto che mostra le due sorelle vestite di rosso vicino alla vittima sorridente. “La mattina dopo l’omicidio di Chiara fin dalle 7 della mattina davanti casa nostra era pieno di giornalisti anche perché i miei zii (Giuseppe e Rita Poggi, ndr) avevano preso come punto di appoggio la mia abitazione”.

“Siccome i miei zii non avevano delle foto di Chiara perché non potevano entrare nella loro abitazione – ha spiegato la donna – dopo pranzo in presenza anche di mia madre, hanno detto a me e mia sorella di dare ai giornalisti che erano ancora fuori casa nostra una foto o di Chiara da sola o di noi tre insieme”. La testimonianza è riportata in un verbale del 7 febbraio 2008.

“Niente foto di Chiara e Alberto insieme”

“Preciso che mio zio ha detto espressamente ‘niente foto di Chiara e Alberto insieme. Poiché le foto che io e mia sorella avevamo di Chiara erano alcune vecchie e relative alla cresima – ha continuato Stefania Cappa – abbiamo deciso di prendere una foto di Chiara e una in cui eravamo io e mia sorella è di farle unire e di mostrare ai giornalisti quella foto così realizzata”.

Le gemelle K daranno la loro impronta spontaneamente

Si prevedono tempi lunghi per chiudere la nuova indagine sul caso Garlasco. Il prossimo 17 giugno l’appuntamento è a Milano per iniziare a lavorare su quale sarà il modo di procedere all’analisi delle due tracce parziali di Dna maschili trovate sulle unghie della vittima. E come procedere all’analisi degli oggetti mai analizzati trovati nella spazzatura, tra cui un fruttolo, una scatola di biscotti e un brick del té, usati per la colazione del 13 agosto 2007. Si tornerà in aula a Pavia il prossimo 24 ottobre. Nel frattempo, anche le impronte delle gemelle Cappa sono entrate nella nuova inchiesta in cui è indagato Andrea Sempio. I nuovi protagonisti – come chiesto dalla gip di Pavia – daranno la loro traccia biologica in modo spontaneo, nessuno è indagato.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 16 Maggio 2025